Cassonetti colmi di rifiuti, altri dati alle fiamme, odori nauseabondi complici le alte temperature, tappeti di sacchetti che stanno invadendo le corsie restringendo le carreggiate e costringendo gli automobilisti allo slalom. A Lamezia e circondario è di nuovo emergenza.

Il sequestro dell'impianto

Stavolta a fare scattare il blocco della raccolta dei rifiuti è stato il sequestro della discarica di Località Stretto. L'accusa è quella "di aver utilizzato l'area per la gestione e lo stoccaggio dei rifiuti in assenza di autorizzazione”. Ad essere denunciati sono stai in tre, si tratta dei vertici della Lamezia Multiservizi, il presidente Eliseo Bevivino, il direttore generale Paolo Villella  e il responsabile del servizio igiene urbana, Valter Severi.

Ad operare il sequestro i militari del Nucleo Operativo Ecologico. La società partecipata ha immediatamente avvisato i comuni che la raccolta avrebbe subito dei rallentamenti o sarebbe stata sospesa, mentre la Daneco si è immediatamente smarcata precisando di non avere alcuna responsabilità in merito.

«Il motivo del fermo temporaneo dell’impianto di trattamento di San Pietro Lametino, così come di altri impianti, è causato dal sequestro, da parte delle autorità competenti, della discarica gestita dalla società Lamezia Multiservizi di località “Stretto” di Lamezia Terme con conseguente chiusura della stessa e impossibilità da parte degli impianti, di smaltire gli scarti di lavorazione – ha chiarito in una nota -. L’impianto Daneco di Lamezia era ed è regolarmente funzionante e già da domani, avendo la Regione Calabria disposto il trasferimento degli scarti di lavorazione presso la discarica Sovreco di Crotone, riprenderanno i conferimenti. Riteniamo pertanto che le responsabilità circa eventuali sospensioni del servizio di raccolta sia da trovarsi altrove e non nei confronti di Daneco».

Micro discariche ovunque

Il tutto in una terra in cui la gestione dei rifiuti va avanti a fatica, sempre sull’orlo dell’emergenza. Tanto che il sindaco di San Pietro a Maida Domenico Giampà, stanco di vedere il suo territorio preso di mira da chi va a gettare i rifiuti nelle aree più periferiche, ha lanciato un video messaggio dal suo profilo social per spiegare quanto sta accadendo: «Ho ritenuto di farlo per scongiurare accumuli di rifiuti nel nostro territorio ma anche per fare la giusta informazione e spiegare che il disagio non dipende da noi - ha dichiarato a LaC News 24 – basta poco perché il sistema vada in tilt. Non è la prima volta che abbiamo questi disagi. Secondo me va fatto un ragionamento in termini di programmazione e di valutazione delle diverse situazione pensando a tutelare un territorio vasto. I sindaci devono fare fronte comune, si rischiano accumuli nella città di Lamezia o nelle zone più isolate».

Intanto il degrado sta avanzando. La statale 18 nei tratti che collegano la città della Piana alle frazioni e ai paesi del circondario è costellata di piccole discariche, il pericolo per la salute pubblica c’è e in merito anche la Lamezia Multiservizi era stata chiara quando ha comunicato l’interruzione del servizio.

 

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