L’uomo è stato arrestato dagli agenti della Polizia di Stato. La donna aveva denunciato più volte le violenze
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Aggredita dal marito che le ha lanciato addosso un bicchiere, l’ha afferrata dal collo e colpita ripetutamente con pugni alle testa. E’ accaduto a Lamezia Terme ad una giovane donna marocchina buttata poi fuori casa con in braccio la bambina di undici mesi dopo averle anche rotto il telefono per impedirle di comunicare.
Allertati da una telefonata al 113 gli uomini del commissariato di Lamezia, alla guida del dirigente Alessandro Tocco, sono giunti a Piazza Mazzini dove hanno trovato la ragazza sotto la tettoia di un supermercato dove cercava di riparare se stessa e la piccola dal freddo pungente. La donna e la piccola sono state portate in Pronto Soccorso con un’ambulanza. Nel frattempo i poliziotti hanno effettuato un sopralluogo all'interno dell'abitazione e, si legge in una nota della Questura, «tra le altre cose notavano che l’uomo stava tranquillamente dormendo a letto e che all'interno della stanza da letto aleggiava un forte odore di alcool».
Applicando il Protocollo operativo Eva, predisposto dalla Polizia di Stato a tutela delle vittime di violenze familiari, la donna e la bambina venivano messe in sicurezza e l’uomo tratto in arresto. La giovane aveva più volte denunciato i comportamenti violenti dell’uomo. Spesso sotto l’effetto di bevande alcoliche, aveva già sottoposto la moglie a soprusi e atti vessatori e violenti, spiega la Polizia, minacciandola di morte con una mannaia ed in passato rompendole anche con un pugno il setto nasale. Tale allarmante situazione, emersa dalle indagini immediatamente avviate, ha determinato l’arresto dell’uomo, che su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme Marta Agostini è stato trattenuto nelle camere di sicurezza del Commissariato di Lamezia Terme in attesa del rito direttissimo.