Lamezia, furti e ricettazione: dodici misure cautelari -VIDEO

I provvedimenti eseguiti anche a Catanzaro e Gioiosa Jonica. Sequestrata un’impresa. L’operazione condotta dalla Polizia e coordinata dalla Procura

di Redazione
27 giugno 2018
08:40

Una vera e propria banda che girava in tutta la Calabria derubando attività di ogni tipo e poi rivendendo la merce il cui furto a volte veniva commissionato. Avevano messo su un vero e proprio sistema collaudato le 12 persone destinatarie di ordinanze di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione Golf Tours eseguita questa mattina ad opera del Commissariato di Polizia di Lamezia Terme, la Squadra mobile della Questura di Catanzaro ed il Reparto prevenzione crimine Calabria della Polizia di Stato. Per loro l’accusa e di associazione a delinquere finalizzata al furto e alla ricettazione.

I nomi

Il gip di Lamezia Terme, su richiesta della Procura, ha anche sequestrato una falegnameria di San Pietro Apostolo che avrebbe fatto da covo per nascondere la merce. A finire in manette sono stati Cosimo Passalacqua, 45 anni, Giovanni Berlingieri, 59 anni, Giovanni Berlingieri, 53 anni, Angelo Guerino, 24 anni, Mario Maruca, 59 anni (domiciliari)Domenico Bevilacqua, 59 anni (domiciliari). Uno di loro è al momento irreperibile. L’operazione ha preso il via lo scorso febbraio 2017 e prende il nome dal tipo di macchina, una Golf appunto, sulla quale gli investigatori hanno piazzato una cimice che ha permesso loro di trovare conferma ai loro sospetti e di scoprire molto altro. Tra gli indagati diversi soggetti di etnia rom, alcuni provenienti dall’area di case popolari della frazione di San Pietro Lametino, un soggetto di Gioiosa Ionica e altri di Lamezia.


I furti su tutto il territorio calabrese

La gang operava in tutto il territorio calabrese di cui avrebbe avuto un’ottima conoscenza. I furti avvenivano in esercizi commerciali, bar e spesso includevano anche slot machine e grossi mezzi agricoli. Non di rado erano gli stessi ricettatori ad indicare loro il tipo di merce che gli serviva e a dare quindi indicazioni sul furto da effettuare. I particolari sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa a cui ha preso parte il procuratore della Repubblica di Lamezia Terme Salvatore Curcio e il capo della Squadra Mobile di Catanzaro Marco Chiacchiera.

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