Un 2022 importante quello che aspetta Lamezia Terme. Pochi mesi fa il sindaco Paolo Mascaro è tornato a via Perugini e ora si attende che tanti progetti in sospeso e bandi che hanno visto la città della Piana in prima linea possano dare i loro frutti. Tra questi il progetto Pinqua, 98 milioni di euro provenienti dal ministero delle Infrastrutture che dovranno confluire in opere di riqualificazione, trasformazione, realizzazione nei tre ex comuni, dal centro, alle periferie, alla aree collinari.

«Ormai – ci spiega il sindaco Paolo Mascaro – si può partire con la nomina dei soggetti che cureranno i singoli progetti inerenti il Pinqua. Ci sono delle tempistiche molto specifiche che per legge non possono essere violate e al momento il Comune è perfettamente in regola».

Il progetto da 98 milioni di euro

Entrando più nel dettaglio, il progetto riguarda la viabilità, le infrastrutture, i servizi territoriali e un rimodernamento ambientale, sociale, energetico. E poi ancora interventi sulle abitazioni fatiscenti, con progetti di fruibilità per le fasce deboli, e a Sambiase nord la creazione di una Cittadella dello sport e progetti di fruizione comune con la comunità senegalese del luogo.

In più è prevista la creazione di una ciclovia di 51 chilometri che dovrebbe attraversare l’intera città. Anche il Lungomare sarà oggetto di una riqualificazione botanica da Marinella a Ginepri fino a San Pietro Lametino.

Dieci milioni di euro per la Rigenerazione Urbana

C’è poi il contributo di quasi dieci milioni di euro ottenuto per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale. In particolare, è stato concesso, con importo tutto a carico dello Stato, il finanziamento per le seguenti opere: ristrutturazione e sopraelevazione di immobile sito in Via Perugini e sistemazione e valorizzazione spazio antistante la Sede Comunale; realizzazione Piazza antistante la Concattedrale di San Benedetto con realizzazione di parcheggi interrati; ristrutturazione del Palazzetto dello Sport “Alfio Sparti” in Via Marconi.

Agenda Urbana da 18 milioni di euro, si attende la Regione

Come molte altre città calabresi anche Lamezia è in ritardo sulla spesa dei fondi per l’Agenda Urbana. Si tratta di 18,5 milioni di euro, da destinare alle 50 proposte presentate al Comune lametino. Al momento sono stati spesi solo 300mila euro, ci spiega il sindaco, che sono stati erogati separatamente rispetto alla sottoscrizione della convenzione fatta a settembre scorso. Mancherebbero diversi passaggi da parte della Regione per potere entrare nel vivo della progettazione e della spesa, aspetti sui quali Mascaro attende chiarimenti nei prossimi giorni.

Campo rom tra sgombero e bonifica

E sul campo rom? Come si prevede di intervenire? «Inizieremo attingendo ai 500mila euro messi a disposizione dalla Prefettura che ha chiarito le specifiche di come dovranno essere usati», ha spiegato ancora il sindaco. Della somma totale 200mila euro dovranno essere destinati ad attività di reinserimento sociale di alcune famiglie, di contrasto alla dispersione scolastica e risocializzazione.

I rimanenti 400mila euro verranno invece così ripartiti: circa 100mila euro per un impianto di videosorveglianza, e circa 300mila per un'opera di bonifica. Bonifica che riguarda la strada di accesso, caria di rifiuti di ogni tipo. Solo dopo lo sgombero si potrà procedere alla bonifica del campo stesso.

Psc e personale. Il 2022 l’anno definitivo?

E il 2022 potrebbe essere l’annata buona anche perché veda la luce il Psc.
In ballo dal 2017 il Piano Strutturale Comunale dovrebbe riprendere il suo percorso. Secondo Paolo Mascaro tra dieci giorni, dopo che la Regione avrà dato il suo placet ad alcune questioni procedurali, si potrebbe arrivare all’approvazione dello strumento urbanistico.

Buone nuove anche sul fabbisogno di personale. Approvato il bilancio consolidato e messa mano al riequilibrio, il Comune chiederà risorse umane per rimpinguare la fragile struttura amministrativa per una cifra pari a 750mila euro.