Un parco vasto, una vera e propria macchia di verde nel cuore di Lamezia attraversato dal torrente Piazza. Il parco fluviale Felice Mastroianni, intitolato all’omonimo poeta neollenico, ha tutte le carte in regola per essere un fiore all’occhiello per città e comunità. La posizione nevralgica, la vastità e le peculiarità ne accrescono l’attrattività, ma le lacune accumulatesi nel tempo sono tante e così quello che potrebbe essere un vero e proprio tesoro ha due volti. Una parte è, infatti, ben tenuta e anche frequentata mentre l’altra è completamente abbandonata a se stessa.

 

A creare la linea di demarcazione le due passarelle che dovrebbero permettere la passeggiata sopra il fiume. Due elementi nevralgici che però non sono aperti dal 2015 e nonostante anche le migliaia di euro spese successivamente per le prove di carico rimangono inibite al transito. A fare prendere il provvedimento fu la segnalazione di cedimento di alcune assi, ma negli anni la situazione è peggiorata decisamente. La pavimentazione in legno è stata divorata dall’umidità e sta marcendo.

 

I due ponti sarebbero dovuti servire a incentivare le camminate a piedi e a ad alleggerire il traffico ma ad oggi servono solo da linea di demarcazione. Ci sono poi i servizi pubblici mai completati e nel frattempo sono stati vandalizzati. Miasmi e stracci accolgono chi si affaccia oltre le porte divelte. Anche la spazzatura non viene raccolta e gli steccati delle recinzioni stanno marcendo.

 

L’associazione Lamezia Maltrattata, come sempre, fa da pungolo e chiedere interventi all’amministrazione quali il ripristino della funzionalità dei due ponticelli e interventi decisi sui servizi igienici abbandonati diventati crocevia di insalubrità igienico-sanitaria.