VIDEO | Costato quasi quattro milioni di fondi europei il parco è nell’abbandono più totale. Eppure solo pochi anni fa era l’orgoglio della città ed aveva anche ospitato l’ex presidente della Camera Laura Boldrini
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Citato come uso positivo di fondi europei, polo di attrazione dell’intrattenimento e delle attività sportive dell’intera città di Lamezia Terme. Un polmone verde nel quartiere Scinà, con all’interno un’area giochi, un bar, un’area ristoro, panchine, campi di pallacanestro, calcio e pallavolo. E poi, ancora, estati intere tra cinema all’aperto, rassegne gastronomiche, danze. Tutto questo era fino a poco tempo fa il parco dedicato al giornalista e attivista Peppino Impastato.
Ma di quel periodo florido, di quei quasi 4 milioni di euro di cofinanziamento con fondi europei ora rimane ben poco, tanto che in pochi si avventurano all’interno del parco, preferiscono rimanere nell’area perimetrale. E basta un breve tour per capire perché: vetri rotti, bottiglie di alcolici, abiti abbandonati. Forti dei lampioni spenti, della mancanza di controllo e di telecamere, la notte qualcuno ci si accampa. Nell’area giochi, in cui tutt’ora nel fine settimana si riversano decine di famiglie, il tappetino è rotto in più punti. In alcuni casi con veri e propri crateri. Chiusi i bagni pubblici, pieni di spazzatura i viali e i cestini dei rifiuti.
E poi ancora: alberi caduti, porte del campo di calcio divelte, tavoli distrutti. A denunciare la scandalosa deriva del parco è l’associazione ambientalista Italia Nostra, guidata a Lamezia Terme da Giuseppe Gigliotti, che grida non solo all’importante spreco di denaro pubblico ma anche al fatto che la vertiginosa parabola discendente ha sottratto all’intera comunità un importante luogo di ritrovo e di condivisione