Le aree sovrastanti la città sono tristemente note perché difficilmente raggiungibili. Ecco perché il rappresentante comunale chiede ci sia almeno la possibilità di facilitare l’arrivo di un mezzo aereo del 118
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«La nostra città presenta diversi problemi strutturali e di viabilità ed il Pronto Soccorso lametino troppo spesso risulta essere difficilmente raggiungibile in tempi brevi dai cittadini residenti nelle zone collinari. In attesa che l’amministrazione effettui seri interventi per migliorare la viabilità, urge prevedere punti di atterraggio nelle zone collinari».
A dichiararlo è il consigliere comunale Mimmo Gianturco che più volte negli anni ha fatto da cassa di risonanza per le aree sopra Lamezia. Aree che, come abbiamo testimoniato anche con la nostra testata, lottano, non solo con la scarsa pulizia del verde e l’inadeguato decoro urbano, ma anche con strade colabrodo, con asfalto saltato e voragini.
«Considerato che – riflette il consigliere - i punti di atterraggio sono di estrema importanza sopratutto per emergenze tempo dipendenti quali ictus, infarto, politraumi, in particolare, della strada ed altre patologie gravi e mortali. Indubbio che il servizio di elisoccorso è ormai indispensabile per garantire il diritto alla salute dei cittadini e migliorare la quantità e la qualità della vita, assicurando un pronto intervento durante le ore notturne e diurne».
«Ritengo che sia necessario che l’amministrazione comunale, in sinergia con quella provinciale laddove le competenze dell’ente intermedio lo prevedano, attivi tutte le procedure necessarie per dotare la nostra città di punti di atterraggio nelle zone di Santa Maria, Crozzano, Bucolia e Pianoluppino, Serra e Annunziata, Caria, Acquadauzano e Gabella, Telara, Serra Castagna, Cantarelle, Vallericciardo, Miglierina e Mitoio, Acquafredda, San Minà e Vonio così come in tutta la periferia cittadina lontana dall’ospedale lametino, anche alla luce – conclude - delle più recenti normative di settore al fine di un suo imminente utilizzo dotandole di idonei impianti di illuminazione e della necessaria certificazione».