Ancora un finanziamento perso per un banale errore. Il Comune di Lamezia Terme continua a rimanere nell’occhio del ciclone. Questa volta a far venire meno un’importante opportunità non è stata la mancanza della firma digitale, ma addirittura un indirizzo e mail sbagliato. La domanda è stata sì inviata ma ad un altro dipartimento rispetto a quello indicato nel bando.


In gioco c’era il finanziamento per il funzionamento delle biblioteche e degli archivi storici calabresi, attraverso fondi provenienti dal Piano di Azione e Coesione.


A far venir fuori la magagna il fatto che al momento della pubblicazione degli esiti del bando il Comune di Lamezia non è stato inserito né tra gli ammessi né tra gli esclusi.


Secondo quanto illustrato dal Quotidiano del Sud, che sul punto ha intervistato l’assessore regionale Maria Francesca Corigliano, «alla data di scadenza del bando, nessuna proposta risultava pervenuta all’indirizzo di posta Pec bandi.tisc@pec.regione.ca - labria.it, per come indicato nel bando». La delibera sarebbe stata inviata al dipartimento tisc.pec.regione.calabria.it , anziché alla pec: bandi.tisc@pec.regione.ca - labria.it.


Nel circondario si sono aggiudicati il finanziamento il Sistema bibliotecario lametino, i comuni di Marcellinara, Serrastretta e Feroleto e tra le scuole l’istituto Borrello-Fiorentino di Lamezia Terme.