VIDEO | Molti di coloro che sono impiegati nelle attività commerciali interne non lavorano da mesi. La Fisascat Cisl chiede che la politica studi soluzioni
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Da lunedì verrà consentito nuovamente l’accesso nello scalo internazionale di Lamezia Terme agli accompagnatori dei passeggeri. Una nuova fase, sperimentale, avviata dalla Sacal di concerto con l’Enac, le autorità sanitarie e quelle di polizia. Un primo step per il ritorno alla normalità e che si spera possa incidere anche sulle decine di attività commerciali interne che dal mese di marzo sono state costrette ad abbassare le saracinesche o a lavorare solo in determinate fasce orarie.
Tanti i lavoratori in cassa integrazione e a casa da mesi senza alcuna certezza. La Fisascat Cisl chiede che della questione si occupi la politica per trovare soluzioni alternative: da percorsi anti Covid che permettano di passare dalle attività commerciali alla certezza del rinnovo della cassa integrazione. «Si vive nell’insicurezza sul futuro – spiega il segretario Fisascat Cisl Fortunato Lo Papa – tanti i lavoratori che si stanno recando nei nostri uffici per chiederci informazioni e rassicurazioni. Non è stato studiato un percorso per agevolare la circolazione dei passeggeri nell’area commerciale, non è stata pensata un’eventuale riqualificazione degli spazi esterni per garantire gli accessi in sicurezza. Il tutto mentre la cassa integrazione sta per terminare e c’è chi la deve ancora percepire».
Il tutto mentre, spiega ancora il sindacalista, al contrario di quanto fatto in altri aeroporti il tempo in cui le attività aeroportuali sono state ridotte all’osso non è stato investito per fare lavori di riqualificazione o ampliamento. «Faccio appello – aggiunge Lo Papa - al presidente della Regione Jole Santelli e a quello della Sacal Giulio De Metrio affinché si adoperino per studiare soluzioni tali da garantire la sicurezza dei passeggeri, ma allo stesso tempo dare ossigeno a imprenditori e lavoratori sulle cui spalle vivono centinaia di famiglie».