«Purtroppo quando si opera in condizioni di emergenza e di frenesia e senza personale, può succedere che un dipendente faccia un errore. Per pochi minuti è stata pubblicata e poi subito eliminata. Mi scuso con il diretto interessato. È un momento difficile per tutti, anche per i pochi dipendenti comunali che stanno lavorando». Il sindaco Paolo Mascaro commenta così quanto accaduto ieri quando sull’albo pretorio on line è stata caricata l’ordinanza di quarantena rivolta al primo contagiato lametino senza oscurarne i dati sensibili.

 

Una manciata di minuti è il documento era stato già scaricato ed inoltrato via whatsapp in decine di gruppi scatenando una surreale, nonché inutile, “caccia all’untore”. «La preoccupazione c’era già da prima – spiega il primo cittadino – ci aspettavamo prima o poi il primo contagio, in questo caso siamo intervenuti con immediatezza, con tutte le misure di contrasto per prevenire ogni diffusione, chi di dovere sta provvedendo ad individuare chi potrebbe avere avuto contatti con il paziente e aspettiamo l’evolversi degli eventi».

 

Ma i lametini hanno anche paura che il Giovanni Paolo II non sia all’altezza della situazione. Anche in questo caso Mascaro è rassicurante: «Ho verificato personalmente che, nell’ospedale di Lamezia Terme la tenda pre triage è funzionante e il personale è pronto a fronteggiare qualsiasi emergenza. Abbiamo contatti quotidiani con la Regione Calabria affinché si possa ampliare la possibilità del presidio di dare risposte, ci sono posti in più sia per Terapia Intensiva che per Pneumologia e Malattie Infettive, che speriamo ovviamente non servano».

 

Poi l’invito a fare ancora di più di quanto richiesto dai decreti governativi, a limitare la spesa evitando di farla tutti i giorni, evitare sport e jogging all’aperto. Intanto proprio oggi è iniziata la disinfezione delle strade di Lamezia Terme.