Ospedale di Lamezia Terme, presidio Giovanni Paolo II, Asp di Catanzaro. Fino a pochi giorni fa uno dei giardini che circondano l’area ospedaliera era una fogna a cielo aperto con acqua maleodorante che sgorgava. E non è la prima volta. Ogni estate si ripropone lo stesso problema di igiene pubblica, mentre per tutto l’anno lungo l’area perimetrale che divide l’ospedale dal campo rom la fogna sgorga di continuo.

Temi sui quali il Comitato malati cronici del Lametino si è esposto più volte. Nei pressi, accanto a dove si trova il drive through per i tamponi gestito dall’Esercito, rifiuti ed erbacce. Tante le mascherine e i guanti abbandonati, gli insetti e le zanzare. Il tutto in un’area ospedaliera.

Intanto, il già risicato numero di medici in forza al Giovanni Paolo con l’inizio della turnazione per ferie è diventato ancora più lesinato. In difficoltà il pronto soccorso così come anche altri reparti ospedalieri che già si trovano a dovere supplire alle lacune di altri presidi depredati da servizi.

È il caso di Soveria Mannelli sempre più impoverita e senza servizio radiologico full time. Capita così che chi arriva in pronto soccorso e ha necessità di un approfondimento del genere viene mandato a Lamezia Terme.

Gli appelli alla triade commissariale guidata da Luisa Latella si sprecano e proprio in questi giorni il Nursing Up, il sindacato degli infermieri, ha deciso di interrompere ogni relazione dopo avere elencato tutti i mancati provvedimenti e le sollecitazioni cadute nel vuoto.