Maltrattamenti in famiglia e lesioni. Sono queste alcune delle accuse con le quali un trentenne lametino, L.A., è stato tratto in arresto lo scorso sabato dagli uomini della Polizia di Stato di Lamezia Terme in esecuzione di ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

 


L’uomo, vedendo la volante, è inoltre sfuggito all’alt, effettuando manovre pericolose, percorrendo a velocità sostenuta, ed anche contromano, alcune vie di Lamezia Terme, creando pericolo per l’incolumità degli automobilisti e costringendo la volante ad un inseguimento, nel corso del quale, è stata costretta ad uscire dalla sede stradale, andando ad impattare con altra autovettura ferma. Nel sinistro alcuni dei militari sono rimasti feriti e la macchina di servizio danneggiata.

 


Gli Agenti dell’Ufficio Anticrimine hanno accertato che l’uomo, ex sorvegliato speciale di Pubblica Sicurezza, con precedenti per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violazione della legge sugli stupefacenti, aveva posto in essere una serie di atti vessatori, violenti ed intimidatori, nei confronti della convivente, colpendola al viso, strattonandola, causandole lesioni personali, recandosi più volte nella sua abitazione, suonando ripetutamente alla porta e, al rifiuto della stessa di farlo entrare, avrebbe preso la porta a calci e pugni inviando alla donna numerosissimi messaggi via whatsapp.

 


L’uomo è stato tratto in arresto e condotto alla Casa Circondariale di Catanzaro.