Caos e sospetti abusi, sulla spiaggia di Grotticelle, a Capo Vaticano, con i bagnanti che non si lamentano e il Comune che, però, promette ispezioni. Il nostro viaggio sugli arenili calabresi, alla luce della novità normativa che devolve a Regione e Municipi le competenze sulle concessioni demaniali, ha fatto emergere una condizione di assoluta promiscuità tra spiaggia libera – fruibile senza costi – e stabilimenti balneari che ovviamente impongono dei costi per i villeggianti. Mancano le obbligatorie separazioni tra un lido e l’altro, non si vedono cartelli che espongono il numero della concessione e la dimensione dell’area assegnata, e infine si scopre un beffardo cartello che indica un percorso falsamente obbligatorio (e faticoso) per chi cerca un angolo di spiaggia gratuita dove piantare l’ombrellone.

 

Nel municipio, sia il sindaco Giulia Russo che il tecnico Ennio Di Bella assicurano che le “carte sono in regola”, ma non escludono che anche questa estate si possano ripetere le situazioni che l’anno scorso avevano portato a diversi sequestri di sdraio e ombrelloni. Il primo cittadino ammette che “ci sono lidi spalmati”, e chiarisce che ancora non ci sarebbero stati controlli da parte del Comune.