Regione-crack, dichiarato il default “politico”. Oliverio delibera l’esercizio provvisorio

VIDEO | Clamorosa decisione della Giunta che ammette formalmente di non poter approvare il bilancio entro la fine dell’anno a causa delle recenti obiezioni mosse dalla Corte dei conti. Immediate le polemiche, con la reazione veemente delle opposizioni che puntano il dito contro il governatore 

di Riccardo Tripepi
19 novembre 2019
15:36

Comunicazione shock all'inizio dei lavori della Conferenza dei capigruppo che ha preceduto i lavori del Consiglio regionale. Il presidente Nicola Irto ha informato i presidenti dei gruppi consiliari dell'avvenuta trasmissione della delibera di giunta con la quale è stato deliberato l'esercizio provvisorio del bilancio 2020.
In buona sostanza il governatore Mario Oliverio e i suoi assessori hanno rinunciato all'approvazione del bilancio entro il 31 dicembre ripristinando una prassi diffusa in Consiglio una decina di anni fa. Evidentemente il presidente della giunta ha reputato non sufficiente il tempo a disposizione fino alla fine della legislatura o, ancora più probabilmente, ha optato di non rischiare considerati i numeri risicati della sua maggioranza.
L'opposizione ha immediatamente gridato allo scandalo e richiesto spiegazioni, ma il presidente Irto si è rifatto all'approvazione di un atto già avvenuta in giunta.
Il dibattito in Aula si annuncia dunque assai infuocato, considerato che all'ordine del giorno c'è anche la legge di riforma del Corap.

La decisione è stata assunta nell’ultima seduta della Giunta regionale, che si è svolta ieri, su proposta dell’assessore al Bilancio, Mariateresa Fragomeni. Il provvedimento varato dall’esecutivo calabrese – secondo quanto è riportato nella relazione illustrativa del disegno di legge - è stato motivato dal fatto che «le criticità rilevate dalla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti nel giudizio di parificazione del Rendiconto 2018 hanno di fatto creato una situazione di incertezza che non ha consentito, sino alla data odierna, la predisposizione del bilancio di previsione 2020-2022 nei tempi previsti dalla normativa vigente».
Infatti, la magistratura contabile ha richiesto l’adozione delle necessarie misure correttive tese a eliminare i fattori ostativi alla parifica del Rendiconto 2018. «L’attuazione di tali misure – scrive ancora la Giunta regionale – incide sugli equilibri di bilancio 2019-2020 e la tempistica connessa all’approvazione del Rendiconto post-parifica e dell’assestamento poi, associata al termine dell’attività legislativa prevista per il 31 dicembre 2019, mette in forse l’iter di approvazione dei documenti contabili relativi al prossimo bilancio di previsione».
«Pertanto - si legge - i tempi tecnici necessari all’effettuazione delle attività poste in capo all’organo esecutivo e all’organo legislativo connesse alla sessione di bilancio appaiono difficilmente conciliabili con il termine dei lavori del Consiglio regionale e possono costituire un serio impedimento alla possibile approvazione, entro i termini della legislatura, della legge di stabilità e del bilancio di previsione 2020-2022. In ragione di questo, è stato ritenuto necessario e opportuno prevedere per tempo, attraverso la presente proposta di legge, l’eventuale ricorso allo strumento dell’esercizio provvisorio, anche al fine di scongiurare la gestione provvisoria del bilancio».
Il disegno di legge sull’autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio 2020 della Regione Calabria è stato assegnato alla seconda commissione del Consiglio regionale per l’esame di merito, e alla prima, alla terza, alla quarta, alla quinta commissione e alla commissione di Vigilanza per i pareri di rispettiva competenza.


Giornalista
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