La Calabria passa in zona rossa. Così come per Toscana e Valle d’Aosta, la decisione è stata determinata dall’ultimo monitoraggio di Istituto superiore della sanità e ministero della Salute sul quadro epidemiologico. In particolare, la Calabria ha registrato una crescita dell’indice di trasmissibilità Rt, che in questa settimana ha raggiunto l’1,37. Ben oltre, quindi, al valore nazionale che si attesta invece a 1,08 – in diminuzione rispetto all’1,16 della scorsa settimana.

Il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, ieri sera ha firmato un’ordinanza con cui recepisce il provvedimento del ministro della Salute e fissa le nuove regole che saranno in vigore fino al 6 aprile. Ecco tutto quello che cambierà, dopo due settimane in zona arancione.

Spostamenti

Sono consentiti esclusivamente gli spostamenti per “comprovati motivi di lavoro, salute o necessità“, nonché il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Vietate fino al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile le visite ad amici o parenti o comunque in un’altra abitazione privata per motivi che non siano di lavoro, salute o necessità. Il 3, 4 e 5 aprile – e questo vale anche per le zone arancioni – sarà invece consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa regione, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni.

Seconde case

L’ordinanza regionale specifica che è fatto inoltre divieto alle persone fisiche non residenti nella Regione Calabria «di fare ingresso nel territorio regionale per raggiungere le seconde case, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza».

Scuola

Sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia (nidi e micronidi, sezioni primavera e servizi integrativi quali spazi gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare comunque denominati e gestiti). Inoltre, le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado (materne, elementari, medie, superiori, istituti tecnici etc.) si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Bar e ristoranti

Bar e ristoranti restano chiusi al pubblico ma è consentita sia l’attività di consegna a domicilio che l’asporto, nonostante un errore nell’ordinanza regionale con cui è stato recepito il provvedimento nazionale che istituisce la zona rossa. Il presidente ff Nino Spirlì ha annunciato con una diretta facebook una nota integrativa per risolvere l’equivoco, confermando che l’asporto è consentito.

È comunque vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione e nelle loro adiacenze. Questi gli orari: dalle 5 alle 22 è consentito l’asporto; con riguardo specifico ai bar, invece, è permesso solo fino alle 18; la consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario.
I ristoranti degli alberghi sono aperti per i clienti che vi alloggiano, anche in zona rossa. Quindi è consentita (senza limiti di orario) la ristorazione solo all’interno dell’albergo o della struttura ricettiva in cui si è alloggiati.

Attività commerciali

Restano aperte solo le attività commerciali che vendono generi alimentari o beni di prima necessità. Ammessa anche la vendita al dettaglio di articoli per la prima infanzia. I negozi che vendono abbigliamento o calzature sia per adulti che per bambini possono restare aperti per la sola vendita di prodotti per bambini, chiudendo le altre aree. Aperti anche edicole e tabaccai, negozi di elettronica e ferramenta. Chiusi parrucchieri, barbieri, centri estetici e tolette per animali.

Autocertificazione

In zona rossa si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia.

Luoghi di culto 

È possibile spostarsi per raggiungere il luogo di culto più vicino a casa. Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni.

Passeggiate e sport

Sono ammesse passeggiate ed attività motoria all’aperto esclusivamente in prossimità della propria abitazione, con l’obbligo di rispettare un metro di distanza da altre persone. Ok anche all’attività sportiva esclusivamente nel territorio del proprio comune, dalle 5 alle 22, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. Se si fa corsa o bici è possibile anche ‘sconfinare’ nel territorio di un altro comune, “purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il comune di partenza”.