I finanzieri del Comando provinciale di Crotone hanno proceduto al sequestro di beni e disponibilità finanziarie nei confronti di un imprenditore di Isola di capo Rizzuto. Il medesimo era stato denunciato alla locale Procura della Repubblica in quanto, per ottenere i fondi destinati alle imprese in difficoltà, aveva falsamente dichiarato di aver subìto un’ingente perdita di fatturato a seguito della grave crisi economica causata dall’emergenza epidemiologica tutt’ora in corso. In tal modo riusciva a percepire illecitamente 60mila e 651 euro.

Perdite di fatturato

Le Fiamme Gialle crotonesi, in linea con le direttive emanate dal Comando Generale della Guardia di Finanza finalizzate a contrastare i tentativi di speculazione sulle forme di ristoro previste per le imprese e per le persone in difficoltà a causa della pandemia, hanno intensificato l’attività di controllo delle indennità e dei contributi erogati dallo Stato ai soggetti economici che versano in stato di necessità, al fine di individuare i casi di indebita percezione di tali contributi. I finanzieri hanno quindi accertato che l’imprenditore di Isola di Capo Rizzuto, titolare di un bar, al fine di ottenere il contributo a fondo perduto di 60mila euro, aveva dichiarato falsamente all’Agenzia delle Entrate di aver avuto un’ingente perdita di fatturato.

I fondi ottenuti

La ricostruzione del reale volume d’affari dell’azienda ha consentito di appurare l’indebita percezione del contributo verificando, altresì, come il titolare dell’azienda, appena ricevuto il contributo di denaro pubblico, lo avesse immediatamente sperperato effettuando spese di carattere personale non correlate all’attività di impresa. Non solo, le indagini finanziarie egli accertamenti bancari condotti sui flussi finanziari dell’imprenditore, hanno permesso di accertare che, sempre attraverso false comunicazioni, C.F., classe ’89, era riuscito ad ottenere ulteriori contributi relativi al Decreto Ristori, Decreto Ristori bis e Decreto Natale, previsti dallo Stato, per un importo complessivo di 182mila euro.

Il sequestro

L’ingente somma di denaro pubblico era già stata riconosciuta al richiedente ma l’erogazione è stata bloccata dall’Agenzia delle Entrate su richiesta della Guardia di Finanza. Alla luce di quanto accertato, il responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Crotone per l’ipotesi di reato di “indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato” e, nei suoi confronti, su richiesta del Pubblico Ministero, Pasquale Festa, il gip del Tribunale di Crotone, Michele Ciociola, ha emesso, nei confronti del responsabile, un decreto di sequestro preventivo dei conti correnti, depositi bancari, beni registrati, beni immobili, titoli azionari e quote societarie, fino alla concorrenza del profitto illecitamente conseguito, pari a 60.651,00 euro chele fiamme gialle hanno eseguito nei giorni scorsi.