Tutti assolti i sette imputati. La decisione del Tribunale collegiale di Catanzaro che per alcuni capi di imputazione ha dichiarato l’intervenuta prescrizione. Contestate le accuse di turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente
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Il Tribunale collegiale di Catanzaro ha assolto, e per alcuni capi dichiarato l’improcedibilità per intervenuta prescrizione, Adriana Toman, compagna dell’ex governatore Mario Oliverio; Antonio Sicoli, critico d’arte, direttore del Maon, Museo d’arte dell’Otto e Novecento di Rende; Pasquale Giorgio Piraino e Angela Rotella (rispettivamente presidente e componenti della commissione di valutazione); Marco Silani, direttore artistico della compagnia “Porta Cenere”; Gianclaudio Festa, coordinatore dell’Avvocatura regionale; Dario Borruto, avvocato dell’Avvocatura regionale.
Gli imputati erano stati rinviati a giudizio il 14 dicembre 2020 nel processo sulla presunta illecita gestione dei fondi da destinare al teatro. Le accuse contestate erano turbata libertà degli incanti – con riguardo all’assegnazione del contributo per la realizzazione di iniziative culturali, da finanziare nell’anno 2016, nell’ambito della selezione indetta dal dipartimento regionale “Turismo e beni culturali, istruzione e cultura” – e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, con riguardo all’affidamento, da parte del dipartimento regionale “turismo e beni culturali, istruzione e cultura”, nell’anno 2017, di contributi gravanti sul fondo unico cultura.
Nel collegio difensivo gli avvocati Sergio Rotundo, Marcello Manna, Carlo Morace, Anna Vatrano e Massimo Petrone.