Coinvolta nell'inchiesta della Procura sui presunti illegittimi affidamenti di appalti e incarichi alla Dulbecco, la professionista è accusata di abuso d'ufficio e falso ideologico
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Potrà riprendere la normale attività di medico specialista e di ricerca scientifica all'università di Catanzaro la neurologa Gennarina Arabia, coinvolta la scorsa settimana nell'inchiesta istruita dalla Procura denominata "Sartoria" riguardante il presunto illegittimo affidamento di appalti e incarichi all'azienda ospedaliero universitaria Dulbecco di Catanzaro.
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La docente era stata colpita da una misura interdittiva dell'esercizio della professione medica e di quella tipicamente scientifica di ricerca con l'accusa di abuso d'ufficio e falso ideologico. In particolare, secondo la ricostruzione della Procura, in qualità di componente della commissiona esaminatrice per il conferimento di un incarico avrebbe «attribuito fraudolentemente alle candidate un punteggio tale da consentirne l'aggiudicazione della procedura selettiva».
All'esito dell'interrogatorio di garanzia, tuttavia, il gip del Tribunale di Catanzaro ha disposto la revoca della misura interdittiva. La difesa è rappresentata dall'avvocato Francesco Gambardella.