Caso Bergamini, c'è un terzo indagato

Farebbe parte della cerchia familiare dell’ex fidanzata, Isabella Internò, indagata insieme a Raffaele Pisano. La sorella di Denis: «Vorrei guardare in viso questa persona»
di Redazione
17 gennaio 2018
12:54

Ci sarebbe un terzo indagato nell'inchiesta sulla morte di Denis Bergamini, il bello e talentuoso giocatore del Cosenza Calcio, trovato cadavere in circostanze misteriose il 18 novembre del 1989 sulla statale 106 all'altezza di Roseto Capo Spulico. È quanto si legge in un articolo de La Gazzetta dello Sport a firma di Francesco Ceniti. «Avrebbe avuto un ruolo primario nella vicenda e sarebbe da ricondurre alla cerchia familiare di Isabella Internò», l’ex fidanzata di Denis, indagata insieme a Raffaele Pisano, l’autista del camion sotto il quale fu ritrovato cadavere il calciatore.

 


Sarebbe questa una delle novità più rilevanti nella terza e nuova inchiesta sulla morte del calciatore aperta dal procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla che ha gettato una luce sull'ombra di un giallo lungo 28 anni. La nuova inchiesta ha restituito ai familiari un'altra verità, quella da sempre cercata e richiesta. Denis non si sarebbe suicidato, ma sarebbe stato ucciso. Tesi ribadita anche dal gip Teresa Riggio dopo l'incidente probatorio dello scorso 29 novembre nel corso del quale sono stati ascoltati i periti.

Le parole di Donata Bergamini

Duro lo sfogo della sorella su Facebook: «Apprendo ora del terzo indagato. Vorrei guardare in viso questa persona, vorrei guardare i suoi occhi, vorrei guardare com'è vetsito. Credo sia il minimo che in questo momento posso chiedere dopo 28 anni per una lotta disumana privata dalla mancanza di verità, una morte disumana e senza pietà neppure per un corpo già inerme. Un atto ignobile, disprezzante per un ragazzo che avevano già soffocato. Mio fratello aveva solo 27 anni e amava vivere, mio fratello era un calciatore e un serio professionista senza se senza ma. Dè sono orgogliosa di te, ciao grande uomo».

 

Non ha invece rilasciato dichiarazioni in merito il procuratore capo Eugenio Facciolla, presente questa mattina all'evento formativo antiterrorismo che si è svolto all'Unical promosso all’Unical daalla presenza del direttore centrale dell’Anticrimine Vittorio Rizzi.

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