Anche due non luogo a procedere per intervenuta prescrizione. Per tutti è stata esclusa l'aggravante della modalità mafiosa
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Tre condanne, quattro assoluzioni e due non luogo a procedere per intervenuta prescrizione. Così ha deciso questa mattina il gup del Tribunale di Catanzaro nel procedimento con rito abbreviato scaturito dall'inchiesta istruita dalla Dda di Catanzaro e denominata Coccodrillo.
L'operazione Coccodrillo
L'operazione scattata nel marzo del 2021 aveva ipotizzato diversi reati di intestazione fittizia di beni, realizzati attraverso un sistema di società, formalmente intestate a terzi. Queste, tuttavia, sarebbero state gestite dallo stesso gruppo imprenditoriale al fine di sottrarre il proprio patrimonio aziendale all’adozione di prevedibili misure di prevenzione antimafia.
Le condanne
Il gup del Tribunale di Catanzaro ha disposto la condanna nei confronti di Caterina Garcea ad 1 anno e 4 mesi di reclusione escludendo l'aggravante della modalità mafiosa; di Francesco Iiritano a 2 anni e 8 mesi di reclusione escludento l'aggravante della modalità mafiosa e nei confronti di Vincenzo Pasquino a 3 anni escludento l'aggravante mafiosa.
Le assoluzioni
Disposta, inoltre, l'assoluzione nei confronti di Antonio Capellupo, Pasquale Torchia, Pasquale Vespertini e Luciano Vitale. Due assoluzioni per non luogo a procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di Pietro Garcea e Giuseppe Rotella.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Piero Mancuso, Enzo De Caro, Giuseppe Fonte, Luigi Falcone e Saverio Loiero.