Avrebbero incendiato i loro esercizi commerciali per intascare il risarcimento delle compagnie assicuratrici. La Polizia di Stato di Crotone ha denunciato sette persone responsabili a vario titolo dei reati di incendio doloso in quanto accusate di aver dato fuoco ai locali di cui erano proprietari o gestori al fine di conseguire dei vantaggi economici. I fatti, verificatisi in circostanze diverse, risalgono allo scorso anno ed in quello in corso e si sono verificati a Crotone. In particolare, nel luglio dello scorso anno, il giorno 14 si verificò l'incendio della pizzeria "La Stangata" in via Tellini ed il 20 della sala scommesse "Replatz" in via Assisi.

 

L’incendio della pizzeria

Nel primo episodio incendiario ci fu addirittura una vera e propria esplosione del locale tanto che furono danneggiate anche diverse auto parcheggiate nella zona e si rese necessaria l'evacuazione dell'intero palazzo in quanto le fiamme avevano creato una densa coltre di fumo che aveva completamente avvolto gli appartamenti sovrastanti la pizzeria. Gli episodi incendiari, verificatisi a distanza di una settimana, fecero pensare a una recrudescenza del fenomeno estorsivo che destò allarme nella cittadinanza viste anche le modalita' con le quali gli incendi erano stati appiccati. Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale, prima, e poi transitate alla Procura Ordinaria, svolte dal personale della Squadra Mobile di Crotone con l'ausilio anche di intercettazioni, hanno fatto, tuttavia, emergere un quadro diverso in quanto sono stati raccolti diversi elementi che hanno individuato nei proprietari e nei gestori dei locali gli autori o i mandanti dei gravi fatti delittuosi.

Tre gli autori materiali

Nel caso della "Stangata" sono stati individuati quali autori materiali tre persone. Si tratta della titolare della struttura, del marito e del figlio. La donna è stata denunciata anche per il reato di simulazione di reato in quanto aveva dichiarato in Questura che ignoti le avevano incendiato la pizzeria.

L’incendio della sala scommesse

Per l'incendio della sala scommesse Replatz sono stati individuati come autori materiali due giovani, entrambi noti alle forze di polizia mentre, mentre come mandante è stato denunciato il gestore della sala scommesse. In entrambi i casi c' era una copertura assicurativa per quella tipologia di danneggiamenti. Infine, lo scorso 20 maggio, nel corso della notte, in via Botteghelle si verificò un grosso incendio, anche in quel caso vi fu una esplosione, di un capannone industriale. Dopo essere riusciti a domare le fiamme grazie all'intervento dei Vigili del Fuoco, i poliziotti hanno svolto un sopralluogo che ha permesso subito di raccogliere elementi che hanno fatto non solo pensare alla natura dolosa dell'evento, ma anche a un possibile coinvolgimento del gestore del capannone.   Le successive indagini, svolte sotto il coordinamento della Procura di Crotone, avrebbero consentito di appurare che in effetti, quella notte, l'uomo, mediante l'uso di liquido infiammabile e accendini istantanei, ha dato fuoco allo stabile denunciando poi falsamente alla Questura che ignoti avevano danneggiato il suo capannone.