L’intervista al colonnello dei carabinieri forestali. Particolare attenzione ai problemi degli incendi, alla gestione dei rifiuti speciali e all'importante processo di accorpamento nell’Arma
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La Calabria, terra di straordinarie bellezze naturali, si trova a dover affrontare la costante minaccia dei crimini ambientali. Per comprendere meglio le strategie di contrasto a questi fenomeni e le misure adottate sul campo, abbiamo incontrato negli studi del Reggino.it il colonnello Giovanni Misceo, comandante regionale della Calabria dei carabinieri "Forestale". Nel corso del format “A TU PER TU”, Misceo ha condiviso la sua visione e le sue esperienze nel combattimento contro incendi e rifiuti speciali, nonché le sfide legate all'accorpamento dei forestali con i carabinieri.
La questione degli incendi
Il colonnello Misceo ha esordito parlando della problematica degli incendi boschivi, che ogni estate devastano vaste aree della Calabria. «La nostra regione è purtroppo al centro di un fenomeno complesso - ha affermato. - Gli incendi non sono solo un disastro ecologico, ma spesso nascondono interessi illeciti legati allo sfruttamento del territorio».
I Carabinieri Forestali sono in prima linea nella prevenzione e nel controllo. «Colleghiamo le segnalazioni della comunità locale con un piano di monitoraggio intensivo tramite pattugliamenti e droni, rendendo difficile la fuga per i piromani».
Gestione dei rifiuti speciali
Un'altra problematica cruciale è rappresentata dai rifiuti speciali e tossici. Siamo partiti dalle recenti operazioni che a Reggio Calabria hanno sgominato delle vere e proprie reti criminali. «La Calabria ha una lunga storia di smaltimento illecito dei rifiuti - ha detto Misceo. - Il nostro compito è combattere questo fenomeno e tutelare la salute dei cittadini».
I Carabinieri Forestali hanno intensificato i controlli su discariche abusive e aziende non autorizzate, collaborando con altre istituzioni e enti locali. «Abbiamo attuato operazioni congiunte che hanno portato alla chiusura di numerose attività illecite e all’arresto di responsabili, dimostrando che nessuno è al di sopra della legge».
Accorpamento con i carabinieri
L'accorpamento dei Corpi Forestali con l'Arma dei Carabinieri ha generato discussioni e interrogativi nel settore della protezione ambientale. «Questa riforma è stata vista da alcuni come un'opportunità per rafforzare le capacità operative della forza di polizia - ha spiegato il colonnello. - Ci ha permesso di unire risorse e competenze, creando un’unica struttura in grado di affrontare in modo più efficace le minacce ambientali». Misceo ha evidenziato come l'integrazione delle forze migliori abbia migliorato la comunicazione e l'efficacia delle operazioni sul campo.
Prospettive future
Guardando al futuro, il colonnello Misceo sottolinea l'importanza della formazione continua e della sensibilizzazione della popolazione. «Educare i cittadini è fondamentale - ha concluso. - Solo così possiamo creare una cultura della legalità e del rispetto per l'ambiente».
La lotta ai crimini ambientali è una battaglia complessa, ma con la guida esperta di leader come Giovanni Misceo, la Calabria può sperare di tutelare il suo patrimonio naturale per le generazioni a venire. Concludendo l'intervista, il colonnello lascia un messaggio di speranza: «Insieme possiamo fare la differenza. La bellezza della Calabria merita di essere protetta».