Grave episodio criminale nella tarda serata di ieri a Vena di Ionadi. Ignoti malviventi hanno preso di mira un camion di una lavanderia industriale con sede a Portosalvo di Mario De Rito, 48 anni, del luogo, imputato nel maxiprocesso Rinascita Scott. Il camion è stato dato alle fiamme ed è andato completamente distrutto, nonostante l’intervento dei vigili del fuoco provenienti da Vibo Valentia.

Il mezzo era parcheggiato lungo la Statale 18, nei pressi di un punto vendita della lavanderia, a Vena di Ionadi, gestito dalla sorella di Mario De Rito, moglie di Salvatore Mantella, quest’ultimo a sua volta primo cugino del collaboratore di giustizia Andrea Mantella. I due Mantella sono anche loro fra gli imputati con rito ordinario nel maxiprocesso Rinascita Scott che si sta tenendo nell’aula bunker di Lamezia Terme. Sul posto per i rilievi e l’avvio delle indagini si sono portati i carabinieri. Non escluso un interessamento della Dda di Catanzaro all’incendio che pone diversi interrogativi: chi e perché ha preso di mira il camion di Mario De Rito ed in uso alla lavanderia? Intimidazione o messaggio trasversale dai contorni ancora tutti da decifrare?

Quello che appare come un vero e proprio attentato fa in ogni caso capire che molto resta ancora da fare per “ripulire” Vibo Valentia e dintorni dalla criminalità e che, evidentemente, in diversi sono rimasti fuori da Rinascita Scott (eloquenti in tal senso le dichiarazioni di Bartolomeo Arena fatte in aula sull’appartenenza alla ‘ndrangheta di soggetti di Vibo non coinvolti nel maxiblitz), tanto da puntare direttamente a colpire uno degli imputati del maxiprocesso. Sul conto di Mario De Rito aveva reso da ultimo dichiarazioni importanti, nel corso del maxiprocesso, il collaboratore di giustizia Bartolomeo Arena che aveva accennato all’idea di mettere in piedi un traffico di rifiuti tossici