Nel format di LaC Tv sul maxiprocesso Rinascita Scott i misteri che si celano dietro la morte del giovane responsabile della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, trovato cadavere il 6 marzo del 2013 nella strada dove si affacciava il suo ufficio. In una intercettazione trasmessa nel corso della puntata il penalista Giancarlo Pittelli, imputato eccellente del processo, dice che Rossi sarebbe stato ucciso. Peraltro, c'è un dato interessante che lega Pittelli al Monte dei Paschi di Siena, ovvero la circostanza che nel suo staff difensivo c'è anche Giuseppe Mussari, che è stato presidente della banca tra il 2006 e il 2012 e dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana, tra il 2010 e il 2013.

Il filo conduttore della trasmissione resta la storia recente della ‘ndrangheta che sta emergendo dal maxiprocesso in svolgimento a Lamezia. Tra i documenti presentati, anche le parole del collaboratore di giustizia Emanuele Mancuso riferite allo zio, il boss Luigi Mancuso: «Lui era per la pace, ma se gli scattava buttava giù tutta Vibo in 5 secondi. Aveva un gruppo, la gente non lo faceva per tornaconto personale. Di lui erano innamorate per persone, il classico fascino del male».

Questa intercettazione, e molte altre, sono al centro della puntata dell’acclamato format di LaC Tv, Rinascita Scott – Il maxiprocesso alla ‘ndrangheta, in onda questa sera.

Ospiti di Pino Aprile e Pietro Comito, il giornalista del Fatto quotidiano Antonio Massari, il direttore del Dispaccio nonché autore del libro Gotha, Claudio Cordova, l’avvocato Giuseppe Bagnato, la portavoce dell’Associazione Pietro Porcinai Mara Filippo Morrione.