Tommaso Calabrò è stato nominato dirigente generale del dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria. Attualmente ricopre l'incarico di dirigente generale del dipartimento Transizione digitale e ha assunto la funzione ad interim. La designazione è arrivata in serata nel corso di una giunta regionaledopo che il dipartimento era rimasto privo di guida.

La nomina a sub

Nei giorni scorsi infatti la ex dirigente generale, Iole Fantozzi, ha preso ufficialmente servizio nel ruolo di sub commissario dopo la nomina licenziata da Palazzo Chigi nel settembre scorso. Decaduta dalle funzioni, la stessa sorte era toccata anche a Francesco Lucia, individuato in un primo tempo proprio da Fantozzi quale suo vicario.

Nel limbo

Tommaso Calabrò prenderà le redini di un ufficio che sconta una grave carenza di organico. Le postazioni del dipartimento Tutela della Salute risultano essere infatti le meno ambite per i funzionari regionali. Negli anni si sono susseguiti anche svariati tentativi – tramite interpello – di reclutare personale regionale da altri dipartimenti, andati puntualmente a vuoto.

La grande fuga

Il moto è contrario. Chi presta già servizio negli uffici tenta periodicamente la fuga, come ha dimostrato anche l’avviso interno indetto di recente dalla Regione per il conferimento degli incarichi triennali di livello non generale. Per il dipartimento Tutela della Salute sono pervenute pochissime candidature e i pochi che già vi lavorano hanno chiesto il trasferimento verso altri uffici.

Riforma della governance

Insomma, l’indice di gradimento non è mai stato altissimo ma la recente riforma della governance sanitaria non ha di certo aiutato ad alzare l’asticella. Secondo il disegno prospettato più volte dal presidente della Regione, gran parte delle attuali competenze in capo al dipartimento sarebbero dovute transitare in capo ad Azienda Zero, ente che non ha ancora visto la luce e attualmente guidato da un reggente dopo l’improvvisa scomparsa di Giuseppe Profiti. Un progetto per ora rimasto nel mezzo del guado, affiancato da un dipartimento fortemente depotenziato.