Tra restrizioni e aumento dei contagi, a Crotone non tutti i locali se la sentono di organizzare la cena di San Silvestro e a Isola Capo Rizzuto saltano quasi tutti gli eventi (ASCOLTA L'AUDIO)
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La quarta ondata della pandemia si abbatte anche sulla notte di San Silvestro. Come già disposto dal Governo, non sono consentite feste in piazza né serate nelle sale da ballo e discoteche. Si potrà, invece, attendere la fine del 2021 e l'inizio del 2022, comodamente seduti al tavolo di un ristorante (muniti di super green pass), ma senza la possibilità di scatenarsi a suon di musica. Restrizioni e aumento dei contagi, però, stanno facendo desistere ristoratori e clienti: anche il cenone di Capodanno, pur consentito, rischia di saltare.
Ai ristoranti, a conti fatti, non conviene e la gente non sembra molto propensa a prenotare. Nel Crotonese, ad esempio, alcuni ristoranti hanno annullato l’evento a causa delle disdette delle prenotazioni, altri non hanno proprio organizzato la serata, altri ancora hanno deciso di lavorare a numeri ridotti. Qualcuno, fanno sapere da Confcommercio, ha deciso di offrire il servizio di asporto, per compensare le perdite. A Isola di Capo Rizzuto, quasi tutti i ristoratori hanno deciso di annullare il cenone, alla luce della preoccupante situazione epidemiologica che si registra nella cittadina, dove è già stata prorogata per due volte la zona arancione.
Alla Casa Cantoniera cena per pochi
Si svolgerà regolarmente e nel pieno rispetto delle misure anti Covid, il cenone di Capodanno alla Casa Cantoniera, noto ristorante di Crotone che sorge sul lungomare, di fronte alla statua di Rino Gaetano. Un locale che in tempi normali potrebbe ospitare fino a 150 persone su due piani, ma che per la sera di San Silvestro ha accettato solo 50 prenotazioni, quasi esclusivamente piccoli nuclei familiari: «Fino ad oggi, non abbiamo avuto disdette – ci spiega, il gestore Giuseppe Aracri -. Divideremo i clienti nelle due salette al piano superiore e nella sala principale, al piano terra. A ogni tavolo, commensali appartenenti alla stessa famiglia». Per allietare la serata, solo musica di sottofondo, da pianobar.
Cenone annullato a Villa Ermenegilda
Non si terrà alcun cenone a Villa Ermenegilda, struttura immersa nel verde, poco fuori città. Troppe le incognite sulla serata, a partire dalle prenotazioni ballerine: «Capita che prenotano in 20 e dopo un paio d’ore diventano 10. Ti trovi a organizzare un evento magari per 100 persone, ma poi c’è il rischio che si presentino solo in 30» ci spiega il titolare, Giuseppe Cammariere. Così, c’è il rischio di non riuscire a recuperare nemmeno le spese, tra costi maggiorati per il personale che lavora in giorno festivo e acquisto delle materie prime: «Abbiamo avuto aumenti su tutto, dal caffè al pane, alla farina, ma noi non possiamo fare aumenti. Dobbiamo mantenere un prezzo più basso o simile a quello del solito perché non ci sono le possibilità economiche. Io penso che non bisogna né guadagnare né perdere. Piuttosto che approntare un prezzo più elevato del solito e dare restrizioni al cliente, che non può ballare e divertirsi, preferisco rimandare e non lavorare in queste condizioni».
La Torricella non ha proprio organizzato il cenone
Aperto quasi esclusivamente per banchetti e ricevimenti, il ristorante La Torricella, fuori città, non resterà aperto la notte di San Silvestro. Fabiola Marrelli, che lo gestisce, ha deciso di rimandare a tempi migliori, alla luce del peggioramento della situazione epidemiologica: «Avevo già preso la decisione nella prima decade di dicembre, quando ho visto che i contagi iniziavano ad aumentare. Immaginavo già ulteriori restrizioni e così non abbiamo proprio organizzato. Le restrizioni sono tante ed è giusto così, ma a conti fatti non conviene». Tra l’altro, anche nell’altro suo locale in città, So’ sazio, ha notato un calo di prenotazioni: «Mai successo nel normale periodo di Natale».
Quasi tutti i cenoni annullati a Isola di Capo Rizzuto
Particolarmente preoccupante la situazione a Isola di Capo Rizzuto con 131 casi attivi di Covid e il timore che da zona arancione si passi alla zona rossa. Il sindaco, Maria Grazia Vittimberga, che aveva già rivolto un invito alla responsabilità e al buon senso, ha fatto visita ad alcuni ristoratori del territorio, in modo particolare i titolari dei strutture che hanno organizzato il veglione di Capodanno. «Gran parte di loro – annuncia il sindaco - ha deciso annullare il veglione di fine anno visto l’alto numero di contagi, un grande senso di responsabilità che apprezzo in modo particolare. Non è facile di questi tempi fare scelte del genere e rinunciare a dei vantaggi economici importanti, hanno deciso di salvaguardare la loro salute e quella dei cittadini. Una scelta che non mi sorprende, ho sempre difeso chi lavora perché so bene che quando ci sono da prendere decisioni per la salute pubblica posso contare sul loro aiuto. Questa scelta sarà utile per scongiurare la zona rossa, che significherebbe un grave danno economico per tutti, ma dobbiamo capire che la sicurezza viene prima di tutto».