VIDEO | Nel penultimo fine settimana di agosto su corso Mazzini a Catanzaro si ironizza: «L'abbronzatura? Bianco candido» e qualcun altro: «Certi giorni io e mia moglie dobbiamo mangiare pane e mollica». La rabbia dei cittadini contro l'aumento indiscriminato dei prezzi (ASCOLTA L'AUDIO)
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La crisi che morde, l’inflazione che corre e il rialzo dei prezzi del carburante ad aggravare i bilanci di famiglie che stentano ad arrivare a fine mese. È l’estate a far emergere, con maggior chiarezza, le difficoltà economiche in cui si barcamenano ormai da mesi i cittadini alle prese con un aumento generalizzato dei prezzi. In molti hanno dovuto rinunciare alle vacanze estive e nel penultimo fine settimana d’agosto, inaspettatamente il centro cittadino è popolato. Si passeggia sul corso, lontano dalle spiagge e dal mare.
«In vacanza? Negativo»
«Io, in vacanza? Negativo» risponde così un tassista su corso Mazzini a Catanzaro. «Vuole vedere il colore dell’abbronzatura? Bianco candido» ironizza e aggiunge: «perché non ce lo possiamo permettere». E non si tratta di un caso isolato: «Io dopo 43 anni di contributi versati – racconta un uomo – ad agosto ho preso la pensione: 790 euro. Quindi, ditemi voi se posso andare in vacanza» aggiunge con amarezza e al suo racconto fa eco quello di un altro cittadino che spiega: «Il bilancio familiare? Sotto zero. E meno male che siamo in due a casa: io e mia moglie. Ogni tanto dobbiamo mangiare pane e mollica».
Tutto alle stelle
È in questo contesto di difficoltà economica che il rialzo dei prezzi del carburante ha contribuito ad aggravare il malessere sociale di molte famiglie. «Non è solo il caro benzina – aggiunge – è tutto alle stelle». Certamente la fiammata estiva sui prezzi del carburante, in un periodo in cui in genere aumentano i viaggi e gli spostamenti in auto, ha rappresentano la proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso: «È una grande fregatura – commenta un altro cittadino intercettato in centro – perché poi aumenta sempre nel periodo in cui la gente si muove e va in vacanza. È per davvero una presa in giro».
Aumenti inspiegabili
«Siamo rovinati – rincara la dose un altro – ogni anno dobbiamo pagare questa tassa che è inspiegabile. Diminuisce il prezzo del petrolio e aumenta quello della benzina, siamo ridicoli». «Senza una crisi – si precisa – senza alcuna condizione che possa giustificare questi aumenti. Abbiamo continui aumenti indiscriminati, sembra una giungla». Domandiamo se si tratta di speculazioni: «Sicuramente - replica - ma non sappiamo chi sono i veri artefici. È un gioco più grande di noi a cui noi possiamo solo assistere».
Muoversi in bicicletta
«Ormai è impossibile camminare con le macchine a benzina. Io sono partito e sono rientrato da poco – racconta un uomo – e ho pagato la benzina al nord anche a 2,20 euro a litro». E per alcuni il carburante rappresenta una voce di costo che pesa sull’attività, come nel caso dei tassisti: «Noi lavoriamo con il carburante, quindi a fine mese non ci rimane mai una lira. Pagarlo a due euro a litro è impossibile, assurdo. L’accisa è il 50%, per cui paghiamo più di tasse». «Ci costringeranno ad andare in bicicletta perché l'auto per il costo della benzina non si può più usare» conclude un altro.