L’obiettivo è chiedere al Governo la modifica della legge di bilancio 178/2020 nella parte in cui è possibile incrementare il fondo di solidarietà che consente ai comuni di assumere a tempo indeterminato figure professionali nel complesso settore dei servizi sociali, al momento inattuabile per la gran parte degli ambiti calabresi.

Ieri mattina si è tenuta la conferenza dei sindaci dell’Ambito territoriale sociale del distretto di Corigliano Rossano a cui ha preso parte la deputazione parlamentare, rappresentata dagli onorevoli Francesco Sapia e Francesco Forciniti, affinché si faccia interprete della problematica mediante la presentazione di un emendamento. Assenti la senatrice Rosa Abate e l’on. Elisa Scutellà.

Si tratta di un contributo che viene assegnato per ogni singola assunzione a tempo indeterminato per concorsi messi a bando dagli enti locali. Il numero delle assunzioni e dei contributi tiene conto del rapporto tra ambito territoriale sociale e dato demografico. Sono intervenuti l'assessore regionale al Welfare, Gianluca Gallo, in modalità telematica, i sindaci di Corigliano Rossano e di Trebisacce Flavio Stasi e Franco Mundo (in qualità di Presidente della Consulta Regionale delle Autonomie Locali). La conferenza ha proceduto alla sottoscrizione della Convenzione per la costituzione formale dell’Ambito, conseguente alla fusione degli estinti comuni di Corigliano Calabro e Rossano.

Il nuovo ambito territoriale è costituito dai comuni di Caloveto, Corigliano Rossano, Cropalati, Crosia, Longobucco, Paludi, San Demetrio Corone, San Cosmo Albanese, San Giorgio Albanese, Vaccarizzo Albanese. Si parte dall’amara consapevolezza di come i comuni calabresi, nei settori nevralgici dei servizi sociali, siano sottodimensionati in organico. Si rende, quindi, necessaria un’equa redistribuzione fra territori su scala nazionale.