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«Più si va avanti con questa logica e più mi convinco che non dovrò fare neanche la campagna elettorale per essere eletto sindaco di Lamezia». Pasqualino Ruberto, presidente della fondazione in house della Regione Calabria Etica, replica così all’inchiesta pubblicata dal sito del Corriere della Calabria che evidenziava come nei mesi o, addirittura, nelle ore precedenti la competizione regionale fossero stati assunti circa 250 lavoratori, per lo più nel territorio lametino.
Ruberto risponde a quella che dall’articolo sembrerebbe una campagna di assunzioni finalizzata a raccogliere consenso elettorale, parlando di assunzioni continuative che avverrebbero dal 2011 per non disperdere fondi europei.
Il candidato a sindaco di Lamezia sottolinea poi come le assunzioni siano avvenute al di fuori di ogni colore politico e rimarca di avere operato tramite « procedure che hanno rispettato quanto previsto nello statuto della fondazione e attraverso short list trasparenti. Lascio agli altri – aggiunge -la vergogna di aver creato debiti e disoccupazione e annuncio da qui a qualche giorno l’indizione di una conferenza stampa per illustrare i risultati raggiunti dalla fondazione da me diretta».
Il presidente spiega poi di vedere dietro l’articolo «una classe politica impregnata di malafede e di logiche massoniche-mafiose» e «poteri occulti» preoccupati della sua candidatura a sindaco.