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Ha retto l'accusa nell'appello bis contro le cosche crotonesi, nonostante la Cassazione abbia disposto un nuovo processo annullando la sentenza del maggio 2013 per 48 imputati coinvolti nell'operazione Heracles, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro contro presunti affiliati alle famiglie della 'ndrangheta crotonese dei Vrenna-Corigliano- Bonaventura. La corte di Assise e appello oggi ha inflitto raffiche di condanne che vanno dai quindici anni e sei mesi di carcere ai quattro anni di reclusione, anche se nel primo processo di appello le pene sentenziate erano più pesanti, rideterminando molte condanne e confermandone altre.
La condanna più alta è stata sentenziata a carico di Pantaleone Russelli, presunto boss scissionista dell'omonima cosca crotonese, conosciuta anche come quella dei "Papaniciari", 14 anni e otto mesi di reclusione per Sergio Vrenna, quattro anno, Domenico Elia 11 anni e quattro mesi, Luigi Foschini 11 anni, 10mesi e 20 giorni, Fortunato Giungato 6 anni, sette mesi e 4 giorni, Domenico pace 12 anni e 4 mesi, Luciano Vaccaro 8 anni, nove mesi e dieci giorni, Maurizio Valente 9 anni e otto mesi, Annibale Barilari e Gaetano Barilari 8 anni e otto mesi, Giuseppe Barilari 4 anni e quattro mesi, Roberto Bartolotta 6anni, quattro mesi e sei giorni di reclusione, Francesco Castelliti 6 anni di reclusione, Antonio De Biase 9 anni, un mese e dieci giorni di reclusione, Alessandro Frisenda 9 anni, dieci mesi e venti giorni di reclusione, Rocco Laratta 10 anni e sei mesi di reclusione, Giuseppe Macrì 8 anni, dieci mesi, Guerino Megna otto anni, nove mesi e dieci giorni, Salvatore Pettinato 5 anni, nove mesi e ventiquattro giorni di reclusione, Francesco Cardamone 6 anni e quattro mesi, Gaetano Santoro 6 anni, nove mesi e diciassette giorni, 4 anni e otto mesi per Nicolino Grande Aracri, alias mano di gomma, boss dell'omonima cosca di 'ndrangheta di Cutro. Per gli altri imputati è stata confermata la sentenza di primo grado. L'operazione "Heracles" risale all' aprile 2008: fu divisa in due tranches, una scattata il 7 aprile di quello stesso anno, quando 39 persone furono sottoposte a fermo di indiziato di delitto, ed una di giorno 27, per l'esecuzione di 55 provvedimenti cautelari emessi dal gip di Catanzaro nei confronti di soggetti ritenuti affiliati alla cosca crotonese Vrenna- Corigliano-Bonaventura. L'attività investigativa, secondo le accuse, ha anche permesso di scoprire gli autori degli omicidi di Francesco Gallo e Leonardo Covelli, uccisi a Crotone nel 2000, per contrasti interni alla cosca, e di smantellare gli arsenali del sodalizio criminale.