Guerra tra regine. Se Elisabetta serra i confini, un’altra sovrana spalanca il ponte elevatoio per accogliere alla sua corte i fuggitivi inglesi che rilanciano il loro vessillo da sua maestà Oprah. E in piena tradizione british gli uomini sono principi consorte anche quando in linea di sangue discendenti legittimi al trono.

Razzismo, faide tra primedonne, titoli negati, fratelli coltelli, pressing mediatico, pensieri pericolosi e lieto fine in rosa, sono gli ingredienti dello show costato 7 milioni di dollari alla Cbs di cui nemmeno un centesimo andrà sui conti dei Sussex, come giurano ad inizio cerimonia sulla bibbia di Hollywood.

The interview”, andata in onda in prime time nel regno laico d’America, si apre con assolo di Meghan. Harry resta un passo indietro e del resto i membri maschili della “Institution” appaiono attori non protagonisti di questa puntata zero della nuova stagione di “The Crown” in cui la battaglia è di tipo matriarcale: c’è la Markle, le due imperatrici d’Atlantico, c’è Catherine, una principessina in arrivo e lo spirito santo di Diana, invocato a benedire lo spin off yankee della corona i cui grani a più carati illuminano il polso della nuora mentre trova protezione tra le forti braccia della donna più potente d’America.

E proprio la protezione negata al piccolo Archie, la cui tonalità di pelle sarebbe stata motivo di ansia per “l’Istituzione”, è una delle bombe lanciate sul Regno Unito ma più diviso che mai nonostante, in risposta all’offensiva americana, i Windsor abbiamo prodotto una performance corale scegliendo come scudo alle accuse xenofobe l’interraziale Commonwealth.

Dietro l’esilio dei Sussex ci sarebbe l’esclusione da titoli e onori reali del figlio, settimo in linea di successione al trono britannico, primo di razza mista. L’accanimento mediatico avrebbe fatto il resto. L’unica eredità destinata ad Harry (Charles ha interrotto comunicazioni e fondi) sarebbe infatti quella di sua madre, martire della corona e dei tabloid, e gli autori del nuovo scisma reale non intendono rinunciare pure a quella, ponendo nella soleggiata California il set di un regno tutto loro, fregiato dello stemma della rosa d’Inghilterra.

In attesa di altre puntate, da Netflix ringraziano. Ed un’altra faida per l’eredità si prospetta all’orizzonte con un’altra donna e afroamericana pronta alle armi: nonostante primo titolare in linea di successione al copione sembri l’ariano “The Crown”, Shonda certo  non rinuncerà senza combattere ai nuovi duchi di “Bridgerton”.