Due persone sono state arrestate nell’ambito delle indagini per l’omicidio di Giovanni Tersigni, il trentaseienne gambizzato a Crotone la sera di sabato 8 settembre. Uno degli arrestati è accusato di essere l’esecutore materiale del delitto, mentre in manette è finito anche un giovane trovato in possesso di droga. La vittima venne ferita alle gambe nel centro storico di Crotone, morendo dopo qualche ora in ospedale a causa delle gravi ferite riportate. La Polizia ha avviato le indagini riuscendo, in poco tempo, a chiudere il cerchio sul delitto che aveva destato preoccupazione in città. In base a quanto raccolto nelle indagini, il delitto del 36enne sarebbe maturato in contesti legati allo spaccio di droga. 

Questioni legate allo spaccio di droga

Questioni, quelle legate allo spaccio di droga, ancora da chiarire. La Polizia ha chiuso il cerchio sul delitto avvenuto nel centro storico, in piazza Albani, con l’arresto di Paolo Cusato, 30 anni. Il giovane, secondo quanto ricostruito nel corso di una conferenza stampa, è stato incastrato dalle immagini di una telecamera che ha ripreso i momenti in cui Cusato ha abbandonato l’arma utilizzata per il delitto insieme ad un cappellino e ai guanti. Tutti particolari che hanno portato all’identificazione dell’omicida.

L’ipotesi della droga è, invece, legata al fatto che sia la vittima che il suo assassino avevano precedenti specifici e Cusato era anche un sorvegliato speciale. Nel corso dell’operazione è stato arrestato anche un cittadino bulgaro di 22 anni, Dimitrov Dimitar Todorov, trovato in possesso di oltre un chilogrammo di eroina.

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