Una delegazione dell'amministrazione comunale della città del porto è stata ricevuta e rassicurata in un incontro tenutosi al ministero dell'Interno
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È terminato l'incontro al Ministero dell'Interno, promosso per affrontare la situazione di emergenza finanziaria e di carenza di personale del Comune di Gioia Tauro. Una situazione peggiorata dall'inchiesta della procura antimafia denominata Waterfront. La delegazione gioiese, composta dal sindaco Aldo Alessio, dal suo vice Valerio Romano e dal consigliere comunale Francesco Ierace, è stata ricevuta dal prefetto Matteo Piantedosi, capo di Gabinetto del ministro Luciana Lamorgese e dal viceprefetto Federico Casu, Capo ufficio Affari territoriali del Viminale.
Nel corso dell'incontro è stata descritta in maniera dettagliata la situazione in cui si trova il comune di Gioia Tauro sia per quanto riguarda il dissesto finanziario che per la paralisi provocata dalla mancanza di figure apicali. I dirigenti del Viminale hanno offerto la propria disponibilità per collaborare in maniera efficace con l'amministrazione gioiese per ricercare le figure professionali mancanti e per fronteggiare l'esigenza di liquidità necessaria al Comune per andare avanti. Il sindaco Alessio si è impegnato ad approvare tutti i bilanci entro la fine di luglio in modo da garantita l'ordinaria amministrazione. Tra le notizie emerse nel corso della riunione vi è lo sblocco della nomina del ragioniere, avvenuta attraverso il decreto ministeriale 145, grazie all'intervento del prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani. Dal Viminale è arrivato infine l'impegno per una proficua e rapida interlocuzione con la Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti Locali, finalizzata a risolvere i problemi relativi alla pianta organica del comune di Gioia Tauro.