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Tre condanne e tre assoluzioni. E' questa la sentenza, emessa dal Tribunale di Cosenza, per gli imputati del processo che riguarda il fallimento di Valle Crati, il consorzio che si occupa della gestione dei rifiuti nella provincia di Cosenza. Il collegio ha condannato con la pena di un anno di reclusione l'ex presidente del Cda Giovanni Maraniello in carica dal 2007 al 2009, l'ex ad Corrado Ciavarella e l'ex presidente del cda Francesco Casciaro in carica dal 2-03-2009 al 23-11-2009. Ha assolto, invece, Attilio Pellegrino indagato in qualità di legale rappresentante della "Calabra Maceri", socia della "Consortile Crati" che deteneva il 40% del capitale sociale di Valle Crati, Giosuè Marchese in qualità di legale rappresentante della "Servizi ecologici di Marchese Giosuè", socia della "Consortile Crati" che deteneva il 49% del capitale sociale di Valle Crati e Antonio De Rose in qualità di legale rappresentante di "Tecnologie meridionali", socia della "Consortile Crati" che deteneva il 49% del capitale sociale del Consorzio. Gli imputati erano tutti accusati, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta e preferenziale. Nel corso delle indagini, condotte nel 2009 dalla Guardia di finanza, è stato accertato che durante lo stato di insolvenza della società, iniziato già nel 2008, alcuni fornitori avrebbero ottenuto pagamenti preferenziali attraverso cessioni di credito vantati dalla società nei confronti di terzi. Gli inquirenti hanno accertato anche che nel 2009 i vertici aziendali si sarebbero liquidati compensi per 70mila euro. I tre condannati dovranno scontare anche le pene accessorie previste dalla nuova legge fallimentare e sono stati assolti per alcuni capi di imputazione.