Dalla prime luci dell’alba di oggi militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza sono attivamente impegnati nell’esecuzione di numerose ordinanze di custodia cautelare di restrizione della libertà personale nei confronti di altrettanti accusati di assenteismo al lavoro.

 

Nonostante ad un certo punto, nel corso delle indagini, i soggetti attenzionati abbiano sospettato che i finanzieri stavano conducendo degli accertamenti sulla loro attività lavorativa, l’assenteismo è proseguito come se nulla fosse, tanto che anche questa mattina, quando i militari si sono presentati presso gli uffici per notificare i provvedimenti restrittivi, è stata riscontrata l’irreperibilità di molti dipendenti risultanti in quel momento come presenti. Inoltre, nel maldestro tentativo di verificare se negli uffici vi fossero installate telecamere nascoste, gli assenteisti si sono prodigati in una tinteggiatura straordinaria delle pareti dell’atrio, in cui era posizionato il lettore del badge di ingresso. A fronte di 42 unità impiegate presso la sede di Rossano dell’Azienda Sanitaria Provinciale, addirittura la metà si è resa responsabile di condotte illecite favorite anche dal fatto che i controlli sulle presenze erano esercitati dalla sede di Cosenza esclusivamente sulla base delle strisciate irregolari. Il procuratore Facciolla ha  sottolineato che spesso i dipendenti infedeli non si scomodavano neppure a scendere dall’auto, incaricando i loro figli di procedere alla timbratura del cartellino. A fronte della presenza di tanti soggetti assenteisti, è stata riscontrata invece la correttezza del resto del personale, anche se bisogna sottolineare come le condotte illegali, palesi a tutti i dipendenti della struttura, non fossero mai state denunciate, probabilmente per timore di ritorsioni. Adesso la pubblica amministrazione avrà facoltà, anche sulla base delle recenti normative, di infliggere sanzioni disciplinari e disporre il licenziamento. 

 

Sono 12 i dipendenti pubblici dell’Azienda Sanitaria Provinciale le persone destinatarie dei provvedimenti restrittivi notificati questa mattina dai finanzieri del comando provinciale di Cosenza nel corso di un’operazione condotta congiuntamente con la Compagnia di Rossano e coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari. Nove persone sono state poste agli arresti domiciliari, altri tre sottoposti all'obbligo di presentarsi ogni giorno alla Polizia Giudiziaria. Complessivamente gli indagati sono 21 tuti per reati di falso e truffa ai danni dello stato. 

 

Le indagini - Le indagini delle fiamme gialle sono iniziate circa sei mesi fa ed hanno consentito di accertare, anche attraverso alcune video riprese, che il 50% degli impegati della struttura sanitaria abbandonava con frequenza quasi quotidiana il posto di lavoro dopo aver registrato la propria presenza in servizio per fare acquisti presso esercizi commerciali della città o per dedicarsi a servizi personali, ad esempio, per riparare la propria autovettura o, più semplicemente, per recarsi a passeggiare sul lungomare.

 

173 ore falsamente attestate - Oltre 173 ore, pari a circa un mese lavorativo, sono state falsamente attestate dai dipendenti come effettuate e quindi regolarmente retribuite. Alcuni dipendenti agivano anche in accordo tra loro, scambiandosi reciprocamente il “favore” della timbratura del cartellino, consentendo ai colleghi di arrivare in ritardo in ufficio oppure, in alcuni casi, di non presentarsi affatto.


Agli arresti domiciliari:

 

Fabio Graziano, 50 anni di Rossano Tecnico prevenzione ambientale luoghi di lavoro

Patrizia Pisano, 49 anni di Rossano Infermiere pediatrico

Agostino Sapia, 62 anni di Crosia dirigente veterinario

Luigi Antonio Salatino, 53 anni di Rossano dirigente veterinario

Antonio Monteforte, 56 anni di Corigliano Calabro Tecnico prevenzione ambientale luoghi di lavoro

Domenico Celestino, 57 anni di Crosia specialista ambulatoriale

Olga Santoro, 48 anni di Rossano specialista ambulatoriale

Adalgisa Adimari, 62 anni di Rossano assistente amministrativo

Maria Grillo, 54 anni di Rossano infermiere professionale

 

Obbligo presentazione alla Polizia Giudiziaria:

 

Adriano Gabriele, 61 anni di San Demetrio Corone

Francesca Citriniti, 53 anni di Rossano

Angiolina Romano, 59 anni di Rossano

 

Salvatore Bruno