Presto i bambini saranno dimessi dal reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale dell’Annunziata e collocati temporaneamente in una struttura protetta. La mamma dei bimbi ha chiesto di seguire un percorso psicologico e rieducativo
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Il giudice del tribunale dei minori di Catanzaro ha confermato la sospensione della responsabilità genitoriale decretata dal Gip su richiesta della Procura nei confronti del padre e della madre dei due fratellini di Paola, di due e quasi quattro anni, ricoverati nel reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale di Cosenza per varie fratture e lesioni cagionate da presunti maltrattamenti in famiglia. La decisione sarà valutata nel merito il 13 maggio prossimo anche sulla base di una memoria difensiva depositata dall’avvocata Francesca Cribari, in rappresentanza della mamma dei bimbi la quale, tramite il proprio legale, ha avanzato al giudice la richiesta di poter essere avviata a un percorso psicologico e rieducativo con l’assistenza dei servizi sociali. Richiesta accordata.
Presto dimessi dall’ospedale
Nel frattempo i piccoli sono ancora in cura all’Annunziata «Hanno superato il periodo più critico – ha detto ai microfoni del nostro network Gianfranco Scarpelli, direttore del Dipartimento Materno-Infantile del nosocomio bruzio - Stanno bene, sono tranquilli anche se il più piccolo dei fratellini ha una frattura ancora da monitorare. L’altro soffre invece per l’ematoma scrotale in netta diminuzione che però ancora persiste». Nelle prossime ore i piccoli saranno dimessi e collocati presso una casa protetta.
Il tribunale dei minori ne ha affidato la tutela all’avvocata Rossana Greco, già presidente della Camera minorile distrettuale. Permangono inoltre, in applicazione delle altre misure cautelari decretate nei giorni scorsi, il divieto di avvicinamento ai fratellini sia per la madre sia per la nonna e la custodia in carcere per il compagno della madre ritenuto dagli inquirenti, il responsabile materiale dei maltrattamenti. Tutte le persone indagate sono da ritenere innocenti fino a sentenza irrevocabile di condanna.