Marcia indietro del tribunale dei minori di Catanzaro. Lo scorso 14 febbraio, come si ricorderà, aveva disposto per i fratellini di Paola, vittime di presunti maltrattamenti in famiglia, l’affidamento ad una struttura protetta con contestuale sospensione cautelare della responsabilità genitoriale nei confronti sia del padre, sia della madre. Adesso, in parziale revisione di quel provvedimento, il giudice ha optato per il collocamento dei piccoli nell’abitazione della nonna paterna, con contestuale revoca del loro affidamento ai servizi sociali del comune di Paola. Revocato inoltre il provvedimento di sospensione della responsabilità genitoriale per il padre al quale viene quindi restituita la patria potestà.

Famiglia del padre estranea alle violenze

La decisione, secondo quanto si è appreso, sarebbe maturata dopo un’analisi della direzione assunta dall’inchiesta condotta dalla Procura della cittadina tirrenica in merito all’accertamento delle responsabilità per le lesioni subite dai bimbi di due e quasi quattro anni, di gravità tale da costringerli ad una lunga degenza in ospedale. Ed in effetti, a carico del padre dei fratellini e della nonna paterna, ascoltati dai magistrati nel corso delle indagini, nessuna responsabilità è venuta a galla.

Nel decreto in particolare, il giudice sottolinea come, in merito alle condotte di presunta rilevanza penale, sia emersa «non solo l'assoluta estraneità del padre e dei congiunti dal lato paterno, tant'è che gli stessi non risultano indagati nell'ambito del medesimo procedimento, quanto piuttosto che, nel brevissimo arco di tempo in cui i minori si trovavano in compagnia del padre e della nonna paterna, stante i cattivi rapporti con la madre del minore e la resistenza di questa ultima a consentire le relative frequentazioni, ovvero nella giornata di Natale del 25 dicembre scorso, sia il padre che, in particolare, la nonna paterna, preoccupati per le condizioni di turbamento dei minori e per la tumefazione che uno dei piccoli aveva sulla mano, si premurano di contattare il medico di famiglia per assicurare adeguate cure al minore, nonché chiedono specificatamente alla madre contezza sulla causa delle constatate lesioni. Addirittura la nonna (paterna, ndr), non paga delle spiegazioni ricevute, effettua un video nel quale riprende lo stato dei minori, all'evidente scopo di precostituirsi una prova che effettivamente esibisce alle Forze dell'Ordine nell'ambito delle avviate indagini. Il tribunale dei minori ha invece confermato il divieto di incontri dei bimbi con la madre, nominandone l’avvocato Rossana Greco, già tutore dei minori, curatore speciale.