L’intervento si sarebbe dovuto concludere nel 2020, ma partirà nei prossimi mesi. La Regione, a distanza di sette anni dall’ultima, disastrosa, esondazione del fiume Crati, il più importante corso d’acqua calabrese, “spartiacque” tra i comuni di Corigliano Rossano e Cassano all’Ionio, ha pubblicato il bando di gara sulla gazzetta europea – del valore di circa 8 milioni di euro – per la conclusione dei lavori di messa in sicurezza dell’argine destro, quello coriglianorossanese. 
Otto milioni – ha spesso denunciato negli anni il sindaco di Corigliano Rossano – rimasti chiusi nei cassetti della Regione per anni. Nelle settimane scorse fa in quei luoghi si sono presentate anche le telecamere di Striscia la notizia che ha confezionato l’ennesimo servizio di denuncia.

Da quelle parti – nelle contrade Thurio, Ministalla e Foggia – si vive con l’eterna paura che il fiume straripi nuovamente, come accaduto molte volte anche nella storia recente. Drammatica, si diceva, l’esondazione del 2018 che ha rovinato colture, ucciso oltre un migliaio di capi di bestiame allevati in zona e invaso anche il vicinissimo Parco archeologico di Sibari, sepolto dal fango anche nel 2013, ma altre se ne sono verificate nel 2021 e nel 2022. 

La gara

Il bando di gara sarà aperto da domani, 8 gennaio, e fino alle 12 del 14 febbraio prossimo. A renderlo noto la consigliera regionale Pasqualina Straface. 
«Sulla programmazione dell'intervento, di cui è titolare il Commissario di Governo per il contrasto del Dissesto idrogeologico – dichiara Straface - si stanno concentrando le sinergie dell'Autorità di distretto dell'Appennino Meridionale e del Dipartimento regionale dei Lavori pubblici. L'obiettivo che ha visto impegnati fino ad oggi tutti i soggetti coinvolti, rimane quello di continuare a garantire la cantierabilità dell'opera nel rispetto delle tempistiche dettate dalla normativa vigente e a tutela dei territori di Corigliano Rossano e Cassano all’Ionio, interessati dai lavori. Trattandosi di interventi con importo superiore alle soglie previste dal Codice dei contratti (7 milioni e 880 mila euro), la gara ha valenza europea, con tutte le connesse procedure amministrative e di pubblicità previste dalla norma».
Nel bando si prevede l’inizio dei lavori a maggio prossimo e la conclusione quindici mesi dopo, ad agosto 2026, intoppi permettendo. 
D’altronde, in Calabria appena sette anni di ritardo cosa volete che siano?