Arrestato un uomo di 46 anni, lo smercio di droga avveniva all'interno di uno stabile nella zona marina. Trovate sei dosi di droga e denaro contante
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Sei dosi di cocaina, materiale per il confezionamento, quattro bilancini di precisione, 6.175 euro in contanti e sei telefoni cellulari. È il bilancio di un controllo eseguito dai finanzieri del Comando provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro mirato alla prevenzione e alla repressione del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti disposta per il periodo estivo.
A seguito delle attività svolte nelle zone di maggior attrazione turistica, appartenenti alla Compagnia Pronto Impiego di Lamezia Terme hanno individuato un possibile smercio di stupefacenti in un’abitazione situata nella zona marina di Nocera Terinese nella provincia di Catanzaro, ove si registrava un insolito viavai di potenziali acquirenti, anche minorenni.
I finanzieri, travestiti da bagnanti per non destare sospetti, si sono introdotti nello stabile e, cogliendo di sorpresa il presunto pusher, hanno effettuato un’accurata perquisizione domiciliare, anche con l’ausilio di unità cinofile, individuando sei dosi di droga, pari a circa 5 grammi, nascoste nel motore di un condizionatore e il denaro, per lo più in banconote di piccolo taglio, abilmente celato nella federa del cuscino di una sedia.
È stato tratto in arresto, in flagranza di reato, G. B. di 46 anni di Lamezia Terme. L'uomo è stato associato alla casa circondariale di Catanzaro a disposizione dell’autorità giudiziaria. All'esito dell'udienza di convalida dell'arresto, il gip ha disposto la revoca della misura cautelare in carcere e applicato il divieto di dimora nel Comune di Nocera Terinese.
L’operazione di servizio si inserisce in u più ampio dispositivo di controllo finalizzato a prevenire e contrastare i traffici illeciti e rientra tra i prioritari compiti della Guardia di Finanza, la quale costantemente opera per la salvaguardia della vita umana, il concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica e il contrasto all’accumulo di proventi illeciti.