La tragedia si consumò nel settembre del 1996 nella periferia di Rende dove l'allora 22enne viveva da tempo per seguire i corsi di studio all'Unical. Oggi a Santa Maria del Cedro un convegno per non dimenticare
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Quello di Annetta Gentile, giovane originaria della Riviera dei Cedri, è un caso di femminicidio risalente a quando gli assassinii si chiamavano ancora omicidi, per tutti, e quando ancora le vittime, soprattutto se donne, in fondo se l'erano sempre un po' cercata.
La tragedia di Annetta si è consumata in un giorno qualunque del settembre 1996 nella periferia di Rende, nella frazione Roges, dove la 22enne viveva da tempo per seguire i corsi all'Università della Calabria.
Oggi, per la prima volta dall'efferato delitto, la Calabria ricorda la storia della giovane inaugurando una panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza sulle donne.
Il giorno della tragedia
È una tiepida giornata di fine settembre. Ci sono due ragazzi appoggiati a un albero, che discutono animatamente. Parlano fitto, sono giovani e belli, come i loro pochi anni, e hanno grandi sogni. Lei si chiama Annetta Gentile, ha 22 anni, un'invidiabile bellezza mediterranea e un sorriso contagioso; lui si chiama Giorgio Claudio Azzarà, di anni ne ha 24 ed è uno studente della provincia di Reggio Calabria.
Nessuna sa cosa si siano detti in quel momento né quali fossero le loro reali intenzioni, tanto meno quale fosse la natura dei rapporti tra i due, fatto sta che lei, a un certo punto della conversazione, si dirige verso la sua auto perché vuole andare via. Ed è in quel momento che nella mente di Giorgio accade l'irreparabile.
Forse lo studente reggino si è invaghito, la vuole solo per sé, ma quel sentimento è malato. Quello che Giorgio crede forse amore per Annetta è solo follia. Così quando Annetta gli volta le spalle quei demoni bastardi che si porta dentro si mettono a fare un gran casino, nella sua testa è il caos, la vista si annebbia e la ragione lascia il posto alla disperazione più buia. Giorgio estrae dalla tasca la pistola con cui si era presentato all'appuntamento, aveva pianificato tutto, perché forse quello doveva essere l'incontro chiarificatore, doveva essere anche l'ultimo. È una strage. Prima ferisce mortalmente lei, poi punta l'arma verso se stesso e preme ancora il grilletto.
Il convegno "Una panchina per Annetta"
Nella giornata di oggi, a Santa Maria del Cedro si terrà un convegno durante il quale verrà inaugurata una panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza sulle donne. Il monumento verrà posizionato in piazza Agorà, centralissima zona della vasta frazione di Marcellina.
Ad organizzare l'evento è stata l'associazione "La Ginestra", che da anni mette a disposizione uno sportello di ascolto alle donne vittime di violenza e offre loro supporto legale e psicologico durante i processi dei loro aguzzini.
Tra i numerosi invitati che prenderanno parte al dibattito ci saranno anche Francesca Gentile, sorella di Annetta, e i genitori di Roberta Lanzino, la 19enne violentata e uccisa a Cosenza il 26 luglio 1988. Dopo trent'anni il suo delitto non ha ancora nessun colpevole.