La politica si dice certa che la magistratura accerterà la sua estraneità ai fatti e contesta la definizione di assessore regionale pro tempore attribuitale sui giornali: «Lo sarei diventata tre anni più tardi»
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«Io socia di fatto dello studio radiologico? Notizia priva di fondamento. Ho fiducia nella magistratura che accerterà la mia estraneità». Lo afferma in una nota Mariateresa Fragomeni in relazione alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura di Reggio Calabria, nell'ambito dell'inchiesta su fatture pagate due volte dall'Asp di Reggio Calabria in favore di uno studio radiologico di Siderno.
Fragomeni contesta la definizione di assessore regionale pro tempore, attribuitale dagli organi di stampa. «In diversi articoli vengo definita Assessore pro tempore, cioè all'epoca dei fatti contestati. Questa ricostruzione è totalmente falsa – scrive -, in quanto la transazione oggetto del procedimento, a seguito della quale sarebbero avvenuti gli asseriti doppi pagamenti, risale al 2015, periodo in cui non solo non ero assessore (lo sarei diventata solo tre anni più tardi nel 2018) ma non rivestivo alcuna carica politica. La notizia non è di poco conto, in quanto mi viene così attribuito un intervento quale assessore a supporto della commissione di un reato. Ho una fiducia incondizionata nella magistratura, l'ipotesi di concorso in un reato quale 'socia di fatto' è priva di qualsiasi fondamento e sono, quindi, sicura che i Giudici accerteranno la mia totale estraneità negli episodi contestati».