VIDEO | La Perla dello Ionio cerca di tornare lentamente alla normalità: gente in strada ma con cautela. Ancora dense le nubi sul settore turistico: gli operatori attendono indicazioni da Regione e Governo per ravviare l'attività
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Sole e temperatura quasi estiva. Si sveglia così la città di Soverato nel primo giorno della fase 2. La perla dello Ionio, che fino ad ora ha rispettato responsabilmente le disposizioni dettate dal Governo, entra nel secondo tempo dell’emergenza sanitaria in base anche alla nuova ordinanza del sindaco Ernesto Alecci che tra le altre cose, da oggi ha riaperto il lungomare, le spiagge, i parchi verdi, il cimitero e il mercato ortofrutticolo a km 0.
“Patto del buonsenso“
«Ho deciso di riaprire tutte queste zone della città stringendo un “patto del buonsenso” con i miei concittadini. Voglio credere che tutti quanti saremo responsabili perché altrimenti come li ho aperti sarà costretto a richiuderli». Un primo giorno di vendita che per gli ortofrutticoli è stato sicuramente positivo: «Questa mattina sono arrivato alle 5.30 per sistemare il banco, preparare la merce e predisporre le distanze di sicurezza – racconta uno di loro – e dalle 07.00 in poi sono arrivati i clienti. Hanno mantenuto le distanze e noi siamo stati molto attenti».
Sport all'aria aperta
«Oggi tutto da asporto – spiega la titolare di un bar del centro -. La gente ha rispettato le regole: è entrata, ha preso il caffè ed è andata via senza creare assembramenti. Naturalmente si lavora di meno ma è meglio essere prudenti». E dopo due mesi di lockdown si ripopola anche il lungomare e in molti hanno deciso di svolgere un po’ di attività fisica all’aperto a piedi o in bicicletta. «Oggi esco per la prima volta dopo 50 giorni chiuso in casa – racconta un cittadino -. Avevo bisogno di fare due passi e noto che la gente risponde bene: non c’è confusione e questo perché tutti sono responsabili».
L'appello degli oepratori turistici
Ma mentre la città cerca di tornare lentamente alla normalità, i titolari degli stabilimenti balneari attendono ancora indicazioni e cercano di prepararsi al meglio per una stagione estiva dai contorni ancora incerti: «All’ingresso metteremo dei totem con disinfettante, guanti, lo scanner per misurare la temperatura, come previsto dalla legge – spiegano i fratelli Vitale, titolari dello storico lido e ristorante San Domenico -. I clienti stanno chiamando in continuazione sia dalla nostra regione ma anche da fuori. Ma noi non sappiamo ancora cosa dire. La spiaggia l’abbiamo già pulita ma aspettiamo di conoscere le linee guida da parte della Regione. È inutile che la Santelli dice “riaprite”. Apriamo cosa? Come?»