VIDEO | Il procuratore della città pitagorica nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare i dettagli dell’operazione che ha portato all’arresto di dieci persone: «Data una risposta efficacissima e rapida su un episodio che aveva turbato la comunità»
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«Abbiamo avuto l'esigenza di affrettare l'operazione dovuta al fatto che alcuni dei soggetti coinvolti si stavano interessando all'identità di uno dei testimoni e quindi dovevamo agire in fretta per prevenire eventuali azioni». Lo ha rivelato il procuratore della repubblica di Crotone, Giuseppe Capoccia, a proposito dell'operazione che questa mattina ha portato all'esecuzione di dieci ordinanze cautelari da parte della Polizia di Stato per la sparatoria dello scorso 9 gennaio in città. Capoccia ha spiegato che dalle intercettazioni è emerso che alcune delle persone indagate stavano tentando di individuare il testimone oculare che con la sua descrizione ha consentito di individuare uno degli sparatori.
«Siamo molto soddisfatti - ha aggiunto il procuratore Capoccia - Si tratta di una risposta efficacissima e rapida alla città su un episodio che aveva turbato la comunità. Non esistono casi impossibili, ma difficili, la sinergia - ha detto il magistrato - porta risultati». Capoccia ha sottolineato la professionalità di squadra Mobile e Procura «che hanno lavorato con acutezza e competenza e con raffinata tecnica d'indagine».
Le indagini condotte dalla squadra Mobile della questura di Crotone avevano già portato, lo scorso 22 gennaio, all'arresto di due persone ritenute coinvolte in quella sparatoria, Ferdinando La Forgia, di 31 anni, accusato di essere uno dei due attentatori, e di Mario Cimino, 36 anni, uno degli obiettivi del raid punitivo, che in un filmato viene immortalato con una pistola in mano. Entrambi gli arresti sono stati convalidati dal giudice.
Gli sviluppi dell'operazione hanno consentito di accertare che nel quartiere era in atto uno scontro tra due fazioni per il controllo del mercato della droga sfociato in un raid del gruppo Cimino contro i La Forgia, i quali, a loro volta, la mattina del 9 gennaio, avevano deciso di vendicarsi sparando contro l'autovettura sulla quale si trovavano i rivali.
Gli arrestati
In particolare le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse nei confronti di Massimiliano La Forgia, 43 anni; Gianluca La Forgia, 35 anni; Ferdinando La Forgia, 31 anni, accusati di tentato omicidio per la sparatoria del 9 gennaio ma anche di spaccio di sostanze stupefacenti insieme a Nicola De Giovanni, 44 anni; Emilio Galea, 29 anni; Francesco Gallo, 34 anni; Luigi Mendicino, 43 anni; Salvatore Santoro, 29 anni; Umberto Vona, 31 anni. Obbligo di dimora, infine, per B.T., di 59 anni, accusato di spaccio di stupefacenti.