La richiesta più alta quella formulata per il noto psichiatra cosentino Ambrosio (10 anni). Nel ricostruire la vicenda, la pubblica accusa ha tenuto a precisare che si tratta di procedimento penale da considerare a tutti gli effetti un processo di mafia
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La Dda di Catanzaro ha chiesto 10 anni di carcere per il noto psichiatra di Cosenza, Luigi Arturo Ambrosio, legale rappresentante della clinica "Villa Verde". È questa la richiesta più alta formulata dalla pubblica accusa che durante la requisitoria ha tenuto a precisare che il procedimento penale in questione è da considerarsi a tutti gli effetti un processo di mafia, dove gli imputati avrebbero favorito i boss mediante false perizie. Accuse quindi ricostruite minuziosamente per ogni singola posizione.
Quella di Ambrosio ovviamente è stata trattata in modo ancora più approfondito, arrivando ad inquadrare le sue condotte quasi come un concorrente esterno all'associazione mafiosa dei Forastefano.
Le altre richieste di condanna: 9 anni per Antonio Ruffolo, psicologo di "Villa Verde", 5 anni per il medico Gabriele Quattrone e 4 anni e mezzo per Caterina Rizzo, sposata con l'ex collaboratore di giustizia, Antonio Forastefano.
Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Innocenzo Palazzo, Franco Sammarco, Enzo Belvedere, Carlo Monaco, Annamaria Domanico e Nicola Rendace. La prossima udienza si terrà giovedì prossimo per le ulteriori discussioni difensive. Oggi infatti ha parlato, oltre al pm, solo l'avvocato Monaco per la posizione di Ruffolo.