Sono dovuti intervenire i carabinieri per calmare la situazione. Nel tentativo di recuperare le loro attrezzature, i bagnanti hanno circondato gli agenti della municipale e della guardia costiera che stavano rimuovendo e sequestrando il materiale
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Improperi e minacce per fermare il sequestro degli ombrelloni lasciati di notte sulla spiaggia. Sono dovuti intervenire i carabinieri per calmare gli animi dopo che con un blitz guardia costiera e polizia municipale, osservando quanto indicato da un'ordinanza vergata dal sindaco Daniele Menniti, hanno portato via sdraio, ombrelloni e ciò che era incustodito sul litorale. I proprietari dell'attrezzatura hanno circondato gli agenti per evitare il sequestro e riappropriarsi di quanto rastrellato. Solo l'intervento dei militari ha riportato la calma.
«Le porzioni di spiaggia libera sono spazi demaniali, appartengono quindi allo Stato, e tutti hanno uguale diritto di fruirne in maniera libera e gratuita», citava l'ordinanza. In questo caso il reato è, ricorda Menniti, l’occupazione abusiva di aree demaniali. È il primo anno che viene applicato un simile provvedimento e, alla pari dell’ordinanza che vieta l’accesso ai cani sul lungomare, aveva suscitato malcontento da parte dei bagnanti e, in particolare, delle mamme secondo le quali sarebbe troppo faticoso portare fino in spiaggia tutta l’attrezzatura e allo stesso tempo tenere per mano i figli durante gli attraversamenti pedonali.