La prima sezione penale della Cassazione, in accoglimento di un ricorso dell’avvocato Leopoldo Marchese, ha annullato con rinvio la decisione del Tribunale del Riesame di Reggio Calabria che aveva confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Bruno Polito, 46 anni, accusato di aver preso parte alla faida di Platì. In particolare, Polito è accusato di concorso negli omicidi di Antonio Trimboli, Rosario Trimboli e Saverio Trimboli. L’impianto accusatorio della Dda reggina si fonda sui contributi dei collaboratori di giustizia  Rocco Marando, Rocco Varacalli e Domenico Agresta, dei quali l’avvocato Marchese ne ha messo in rilievo la “contraddittorietà, incoerenza ed specificità”, evidenziando la mancanza di riscontri rispetto alle accuse mosse al suo assistito. La Suprema Corte, sulla base dei rilievi difensivi ha quindi ritenuto di annullare l’ordinanza del Tdl, rinviando ad un nuovo giudizio del Riesame.