Improvvisa scomparsa dell'ingegnere candidato consigliere nella lista "Riabitare Reggio" che sostiene Saverio Pazzano alla carica di sindaco
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«Il grande cuore di Giovanni Di Leo si è fermato stamane. Giovanni è uno dei nostri candidati in Riabitare Reggio. Oggi è un giorno molto triste e non ci sono altre parole ora che quelle con cui Giovanni Di Leo ha descritto se stesso, parole che accompagnano la sua ennesima scelta militante. Una scelta per l’acqua pubblica, per la giustizia sociale. Il tuo impegno è con noi, Giovanni».
La campagna elettorale per le comunali di Reggio Calabria è funestata dal lutto che ha colpito uno dei candidati della lista “Riabitare Reggio”, con Saverio Pazzano sindaco. È lo stesso Pazzano, sul suo profilo facebook ad annunciare la morte del candidato al consiglio comunale, il cui cuore si è fermato all’improvviso.
È lo stesso Di Leo a raccontarsi nelle schede di presentazione. «Laureato in Ingegneria idraulica, una delle prime nella storia dell’Università della Calabria – scriveva nella sua scheda – ho svolto attività lavorativa presso l’Ufficio Gestione acquedotti della “Cassa per il Mezzogiorno” e della Regione Calabria interessandomi della gestione degli schemi idrici regionali nei loro vari aspetti (acquedotti, impianti di potabilizzazione, impianti di sollevamento, ecc.).L’esperienza maturata nella gestione degli schemi idrici mi ha consentito di essere coautore di una pubblicazione scientifica dal titolo “Un algoritmo per la gestione degli schemi idrici”, presentata al 16° Corso di aggiornamento in Tecniche per la Difesa dall’Inquinamento (Guardia Piemontese, 21/24 giugno 1995) ed al Seminario “Sistemi Idropotabili Integrati” (Bologna, 21/22 novembre 1995). Impegnato nei movimenti per l’Acqua pubblica perché convinto, da sempre, che l’Acqua è un Bene Comune sul quale non deve essere consentito a nessuno di realizzare profitto o di negare il suo utilizzo, mi sono interessato in particolare della questione delle tariffe idriche applicate dalla So.Ri.Cal. Spa ai Comuni calabresi e determinate in difformità dalla normativa nazionale vigente. Recentemente ho realizzato un libretto (“Il buco nell’Acqua”) nel quale riassumo, con riferimenti puntuali ad atti pubblici, la storia delle tariffe idriche applicate ai Comuni calabresi; il ricavato del libretto sarà interamente devoluto all’ambulatorio medico Jimuel di Riace. A questo punto si comprende facilmente come la mia “strada”, fatta di ideali e di impegno politico reale, abbia incontrato “La Strada”, stupenda esperienza politica reggina, sposandone in pieno le finalità e quindi accettando una candidatura che spero possa contribuire al successo che tutti auspichiamo. In ogni caso, queste “strade” non si separeranno più».
Strade che adesso continueranno nel ricordo di Giovanni Di Leo.