VIDEO | Il coniuge della 49enne assassinata stanotte è un vecchio affiliato del clan Forastefano, ma da anni ormai non si parlava più di lui in termini criminali
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Chi voleva morto Salvatore Maritato? E perché? Due domande che soffiano nel vento della Sibaritide, sempre più burrascoso, sempre più insanguinato. Per il momento, senza risposta. Pochi dubbi, però, sul fatto che fosse lui il bersaglio dei killer entrati in azione ieri sera a Cassano allo Ionio (Cs). E che solo per una tragica fatalità, a finire sulla linea del fuoco sia stata invece sua moglie Antonella Lopardo.
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Quali piedi possa aver pestato, così da giustificare una rappresaglia tanto feroce, resta per il momento un mistero. L’uomo, oggi 53enne, è un volto noto alle forze dell’ordine, personaggio tutto sommato minore nel contesto della ‘ndrangheta locale. Nei primi anni Duemila milita nel vecchio clan Forastefano, all’interno del quale si muove con compiti da riscossore del pizzo. Salvatore Lione, già reggente dell’organizzazione e oggi collaboratore di giustizia, lo inquadra come una delle persone a lui più vicine.
In quel periodo la cosca è attraversata da turbolenze interne, culminate proprio in un agguato fallito ai danni di Lione (corsi e ricorsi, pure in quel caso al posto suo morirà l’innocente Fazio Cirolla) e anche Maritato paga il prezzo di quella sua amicizia ingombrante. Nel 2010, infatti, gli incendiano un’auto. Non la sua, bensì quella di sua moglie. Sinistro presagio di ciò che avverrà tredici anni dopo.
In seguito incassa quattro anni di condanna per associazione mafiosa nell’ambito della maxi-operazione “Omnia” più altri cinque che gli piovono addosso nell’inchiesta bis allestita dalla Dda di Catanzaro proprio per un episodio di racket. Espia l’intera pena in carcere e quando torna in libertà, almeno in apparenza, non fa parlare di lui in termini criminali.
Di recente, era finito nuovamente sotto accusa per diverse estorsioni risalenti ai tempi di “Omnia”. Il processo è tuttora in corso a Castrovillari e lo vede imputato a piede libero. In termini giudiziari, dunque, a inseguirlo c’era solo qualche fantasma del passato. Purtroppo, però, ben altri spettri, per ragioni ancora oscure, erano in agguato ieri notte sotto casa sua.