Angelo, cane dal pelo bianco, era conosciuto da tutti nel paese di Sangineto, in provincia di Cosenza, dove tranquillamente viveva da randagio. Fino al 24 giugno 2016. Quel giorno, quattro giovani del luogo, hanno deciso, chissà per quale impulso, che la sua vita doveva finire lì. Lo hanno appeso per il collo e ucciso a bastonate, riprendendo il tutto con i cellulari per poi postare il video sui social, scatenando furenti e continue reazioni di condanna da parte (non soltanto) degli animalisti, e innescando una dura polemica tra e con gli abitanti di Sangineto.

 

I quattro sono stati denunciati, dopo indagini, dai carabinieri, per uccisione di animale. Rischiano dai 4 mesi ai 2 anni di reclusione, e domani compariranno per il processo davanti al Tribunale di Paola. Per l'occasione, il Partito Animalista Europeo ha organizzato, insieme al Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali, un presidio davanti allo stesso Tribunale, a partire dalle 8 del mattino. Più tardi, alle 11,30, da lì partirà un corteo di Animalisti italiani onlus “In marcia per gli Innocenti”, diretto verso verso il Santuario di quello che è considerato il primo santo animalista nella storia della chiesa San Francesco da Paola.

 

Francesco Pirillo