VIDEO | I ragazzi sono stati ospiti della pizzeria "Siamo solo noi". Aiutati dallo staff, e sotto stretto controllo dei responsabili del centro, hanno realizzato le pizze in autonomia, seguendo ogni singolo passaggio
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I ragazzi con disabilità della onlus "Teniamoci per mano" hanno vestito i panni di pizzaioli per un giorno. Questa mattina i responsabili del centro con sede a Praia a Mare hanno accompagnato i loro ospiti nei locali della pizzeria "Siamo solo noi", della famiglia Ferraro. Qui i giovani hanno lavorato dischi di pasta e preparato pizze di vari gusti, effettuando in autonomia ogni singolo passaggio. Il momento più atteso è stato, ovviamente, quello dell'assaggio, che non ha deluso le aspettative e ha ripagato tutti delle fatiche.
Diverso da chi?
«Diverso da chi?» è il mood di pensiero dell'associazione che da oltre un decennio si occupa di ragazzi e ragazze con disabilità, cercando di abbattere ogni barriera, ma soprattutto lo stigma che la disabilità sia sempre e solo sinonimo di un'esistenza "sfortunata". Perché tutti, con i propri tempi e metodi di apprendimento, possono fare tutto, nonostante le fragilità, fisiche o psichiche. Anzi, qui, all'ombra dell'isola Dino, le persone con disabilità ospiti del centro diretto da Franca Parise si divertono parecchio: viaggiano, nuotano, vanno a cavallo, ai concerti e agli eventi. Vanno ovunque.
Pizzaioli per un giorno
I ragazzi, come da appuntamento, si sono presentati questa mattina nelle cucine della pizzeria praiese "Siamo solo noi". Poi hanno indossato camice verde, bandana arancione e guanti in lattice e hanno cominciato a lavorare i dischi di pasta. Affiancati dallo staff del locale e sotto la stretta sorveglianza dei responsabili del centro, i ragazzi hanno poi farcito le pizze e le hanno infornate, in modo autonomo, facendo attenzione e a non bruciarle. Il risultato è stato più che soddisfacente e tra applausi e urla di gioia, alla fine i novelli pizzaioli hanno potuto degustare le loro creazioni.
Il viaggio ad Assisi
"Teniamoci per mano" non è soltanto un centro diurno in cui i ragazzi con disabilità si incontrano e passano il loro tempo, è un progetto ambizioso e lungimirante, teso a "normalizzare" le vite di coloro che, per un problema fisico o psichico, si ritrovano a dover affrontare molti ostacoli in una società che spesso, tutt'oggi, considera la disabilità e le fragilità di ognuno come un fardello da sopportare. Contrariamente, qui gli ospiti vengono messi nelle condizioni, nel rispetto dei propri tempi, di poter svolgere qualunque attività al pari di coloro che volgarmente vengono definiti "normodotati". Franca Parise e il suo piccolo gruppo di collaboratori, nell'arco degli anni, sono stati in grado di dimostrare che ogni limite può essere superato, a patto che si tenga conto di ogni singola esigenza e che ogni singolo caso venga trattato in modo adeguato. E così, per tanti di loro, giovedì 3 ottobre comincerà il viaggio verso il santuario della Verna per gli ottocento anni dalle Stimmate di San Francesco. Il giorno successivo, i ragazzi, ospiti dei frati cappuccini, assisteranno alla chiusura della porta santa in occasione dell'anniversario dell'evento.
La produzione di liquore
Ma al rientro, i ragazzi avranno solo pochi giorni per riposare. Grazie a un accordo con l'azienda "Liquoreria del Conte", prenderà il via un progetto di inclusione globale, in cui gli ospiti del centro diventeranno letteralmente produttori di liquore. Il prodotto sarà poi rivenduto in apposite bottiglie che saranno vendute per finanziare altri progetti di inclusione.